Trump scrive ai giornali: “Biden non ha meriti per il successo coi vaccini. Ringraziate me”
“È incredibile che il mio nome non venga neanche menzionato in quello che tutti chiamano il miracolo moderno dei vaccini”. Così Donald Trump rivendica il fatto che è stata l’azione impressa dalla sua amministrazione con Operation Warp Speed a permettere che si arrivasse ai vaccini anti Covid. Il tutto “con anni di anticipo”.
Trump: “Abbiamo sviluppato i vaccini in tempo record”
“Senza i vaccini, il mondo avrebbe avuto un’altra influenza spagnola come nel 1917. All’epoca ha fatto 100 milioni di vittime. Grazie ai vaccini che abbiamo spinto e sviluppato in tempo record niente di questo accadrà. Chiedo solo di ricordarlo per favore!”.
E poi l’attacco finale a Joe Biden. “L’amministrazione Biden ha avuto zero merito in questo, tutto quello che hanno fatto hanno continuato il nostro piano di distribuzione che stava funzionando bene sin dall’inizio”.
Una trumpiana nuovo presidente dei repubblicani
In queste ore, Elise Stefanik, deputata newyorkese alleata di Donald Trump, è stata scelta dai repubblicani come presidente della conferenza del partito. Sostituisce Liz Cheney silurata per le sue critiche all’ex presidente.
Stefanik ha facilmente superato nella votazione, con 134 voti contro 46, Chip Roy, esponente del Freedom Caucus. Candidato sostenendo che la deputata newyorkese non è allineata con le posizioni più conservatrici.
Le parole di Elise Stefanik
“Il popolo americano sta soffrendo per le politiche di estrema sinistra, socialiste del presidente Biden e della Speaker Pelosi – ha detto Stefanik dopo l’elezione – in solo 100 giorni, abbiamo una crisi economica, una crisi di confine ed una crisi di sicurezza nazionale”. “Siamo uniti, lavoriamo come una sola squadra”, ha detto ancora la deputata che, come era Cheney, è l’unica donna della leadership repubblicana.
“Siamo concentrati nel presentare programmi e comunicarli agli americani per battere i democratici e vincere la maggioranza nel 2022”, ha concluso, ribadendo l’argomento usato dai leader repubblicani per rimuovere Cheney, cioè che non avrebbe potuto guidare il partito unito verso la vittoria alle elezioni di mid term.