Via libera ai test salivari per individuare il Covid. Il ministero: «Strumento utile anche a scuola»
Via libera del ministero della Salute all’utilizzo dei test salivari per individuare il Covid. I test potranno trovare impiego anche nelle scuole, dove, si legge nella circolare del ministero, «possono rappresentare uno strumento utile per il monitoraggio e controllo dell’infezione da Sars-CoV-2». L’impiego dei test salivari, comunque, è accompagnato da una serie di considerazioni sulle cautele e sulle limitazioni da adottare, alla luce del fatto che «la sensibilità diminuisce dopo i primi 5 giorni dall’inizio dei sintomi» e che «il campione di saliva può essere considerato un’opzione per il rilevamento dell’infezione da Sars-CoV-2 qualora non sia possibile ottenere tamponi oro/nasofaringei».
I test salivari come alternativa ai tamponi
La circolare sull’«Uso dei test molecolare e antigenico su saliva ad uso professionale per la diagnosi di infezione da Sars-CoV-2» è firmata direttore generale della Prevenzione Gianni Rezza. A proposito dei test salivari molecolari vi si legge che «il campione di saliva si può considerare un’opzione per il rilevamento dell’infezione da Sars-CoV-2 in individui asintomatici sottoposti a screening ripetuti per motivi professionali o di altro tipo, per aumentare l’accettabilità di test ripetuti, in particolare: se lo screening riguarda individui molto anziani o disabili e in caso di carenza di tamponi».
Uno «strumento utile per il monitoraggio» a scuola
I test salivari molecolari, poi, «possono rappresentare uno strumento utile per il monitoraggio e controllo dell’infezione da Sars-CoV-2 in ambito scolastico. Alcuni studi pubblicati nel 2020 – ricorda la circolare – hanno rilevato sensibilità comprese tra il 53 e il 73%».