«Voglio essere curato con la terapia domiciliare». In migliaia a piazza del Popolo contro Speranza
Difendono la terapia anti-covid tra le mura domestiche. E chiedono al ministro Speranza di non voltarsi dall’altra parte. O peggio di fronteggiarli nelle aule amministrative. Chiedono di inserire le cure precoci a casa nella revisione dei protocolli sanitari. Sotto la bandiera del Comitato Cura domiciliare Covid 19 sono scesi in piazza a Roma. In migliaia. Nella storica piazza del Popolo.
In piazza a Roma il Comitato cura domiciliare covid 19
“Hanno tentato di boicottare questa manifestazione. Ma Piazza del Popolo è piena. Nessuno può boicottare chi chiede solo cure precoci a casa”. Si sente dal palco tra gli applausi dei cittadini. Che oggi si sono ritrovati nella Capitale da tutta Italia. In tanti indossano magliette bianche. Con la scritta: “Voglio essere curato con la terapia domiciliare precoce”. Tanti gli striscioni in piazza: “Basta tachipirina e vigile attesa”.
“Voglio essere curato con la terapia domiciliare precoce”
“Questi sono cittadini guariti da Covid. Che hanno chiesto aiuto al nostro gruppo. Un supporto in un momento di difficoltà. In cui non c’erano indicazioni”. Così all’Adnkronos il presidente del comitato, Erich Grimaldi. “Sono tanti. Tre-quattromila, nel rispetto del distanziamento sociale. Venuti a Roma con tanti sacrifici”. Sperano nell’intervento del ministro della Salute. “Ci accolga e faccia partecipare i medici del Comitato alla revisione dei protocolli di cura domiciliare. Tenendo conto della loro esperienza sul campo”.
La petizione da inviare al ministro Speranza
In piazza raccolgono le firme in calce a una petizione da inviare al ministero della Salute. Che ha impugnato al Consiglio di Stato la sentenza del Tar. Che sospendeva la nota del 9 dicembre 2020. Quella che stabiliva “paracetamolo e vigile attesa” come unica strada da seguire. Un verdetto che dava ragione al comitato.
“Il ministero ha il dovere di ascoltare questi medici”
“Abbiamo dialogato per 2 mesi con il suo sottosegretario”. Ricorda il presidente del Comitato. “Non vogliamo che sia tutto inutile. Chiediamo che si diano linee per un intervento precoce. Le cure domiciliari hanno salvato vite. Eppure non sono state prese in considerazione. Nelle nuove linee guida del ministero”.
Il Senato ha votato per l’avvio di un tavolo di lavoro per il contrasto del Covid-19 a domicilio. Ma dal ministero tutto tace. “Speranza ha il dovere di coinvolgere questi medici. Non è la politica che può decidere la cura degli italiani”.
Le testimonianze dei pazienti guariti
“Vengo da Piacenza”, racconta un paziente in piazza. “Ho visto morire mio cugino. Poi un carissimo amico. Quando mi sono ammalato ho detto ‘non voglio aspettare. Voglio fare qualcosa da subito’. Mi ha aiutato mia moglie. Mi sono fidato di lei e della dottoressa che ci ha dato sostegno. Lontana 400 chilometri da noi. Ma così vicina, come mai ho sentito un medico”,