Al Festival di Ravello Saviano e Speranza “depennati”. Lo scrittore accusa De Luca
Polemiche al Festival di Ravello gestito da Antonio Scurati. Il governatore Vincenzo De Luca non ha gradito l’invito a Roberto Saviano e al ministro della Salute Roberto Speranza. Divergenze che hanno fatto saltare la conferenza stampa di presentazione del Festival. E oggi De Luca, durante la sua videoconferenza del venerdì, ha scaricato, senza mai nominarlo, lo scrittore e premio Strega Scurati.
Ravello Festival, De Luca “liquida” Scurati
Senza mai citarlo e senza mai pronunciate la parola Ravello, De Luca ha fatto riferimento ad alcune discussioni avute. Questo dopo aver elogiato il festival musicale della Reggia di Caserta e il Festival della Letteratura di Salerno.
Riferendosi indirettamente alla fondazione Ravello, invece, e alle discussioni sulla presenza di Roberto Speranza e Roberto Saviano al Festival Wagneriano, De Luca ha mandato a dire allo scrittore Premio Strega tre cose.
La prima: la proposta artistica deve essere coerente con lo spirito del festival. La seconda: non sono ammessi conflitti di interesse, e per terzo, non si possono coltivare relazioni personali. “Se non si è d’accordo con le regole della regione – ha aggiunto De Luca – ci si può anche salutare”.
Saviano accusa De Luca: non mi ha voluto a Ravello
Saviano si è subito lamentato su Twitter dell’esclusione dal festival. “Vincenzo De Luca blocca la mia presenza al Ravello Festival. Nessun problema, don Vicié, non ci sarò… arripigliateve tutt chell che è o vuost…”. E ancora: “Roberto Saviano non esiste proprio, va cancellato… Credo che Don Vincenzo abbia fatto così… Considera la Campania un suo regno…”, dice Saviano in un video pubblicato sui social.
“In breve: sono stato invitato al Festival di Ravello. Il cda propone gli ospiti e poi il ‘cdi’, il comitato di indirizzo composto da figure politiche amiche di De Luca… Io sarei andato a titolo gratuito, anche se gli ospiti di un Festival andrebbero pagati… I festival culturali sono sempre più determinati dalla politica: Italia, cultura, amici, amichetti, paranze…”, aggiunge.
“Stanno avvelenando un festival che poteva essere meraviglioso e che è condizionato dalle consorterie”, dice Saviano, prima di rivolgersi a De Luca con le battute rese celebri da Gomorra: “Don Vicié… arripigliateve tutt chell che è o vuost… Adesso è tornato nelle vostre mani, non tenete pensieri… Non c’è nessun problema: non vengo… A presto, Ravello…”.