Architetto ucciso, FdI: «È ora di finirla con le lezioncine dei buonisti e degli ipocriti»

9 Giu 2021 17:16 - di Mia Fenice
omicidio architetto

Proseguono in tutto il territorio piemontese i posti di controllo dei carabinieri alla ricerca dei banditi che questa notte sono entrati nell’abitazione di un architetto torinese 50enne ucciso con un colpo di pistola al basso ventre mentre, verosimilmente, cercava di bloccare i ladri che di erano introdotti da una finestra. A dare l’allarme è stata la moglie che, ascoltata dagli investigatori, ha raccontato di aver sentito dei rumori e di aver trovato il marito a terra. In casa c’era anche il figlioletto della coppia, un 13enne.

Architetto ucciso, a chiamare i soccorsi la moglie

A chiamare i soccorsi è stata la donna che trovato il marito a terra, pensando che si fosse sentito male a seguito dell’irruzione dei banditi ha chiamato il 118. Inutili però sono stati tutti di rianimare l’uomo che è deceduto poco dopo colpito da un proiettile sparato con una pistola di piccolo calibro probabilmente da uno dei malviventi per guadagnare la fuga. Al momento non risulta che in casa sia stato rubato nulla.

FdI: «La difesa è sempre legittima»

L’omicidio riaccende i fari sulla sicurezza. «Apprendiamo la notizia della morte dell’architetto ammazzato brutalmente da due ladri che secondo le prime ricostruzioni si sarebbero introdotti in casa nella notte. La chiusura delle caserme e commissariati della provincia torinese sta trasformando l’area metropolitana in un vero e proprio far west. È una vicenda che ci preoccupa è che riporta l’attenzione sul tema della legittima difesa». Lo scrivono in una nota il deputato di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli e l’assessore della Regione Piemonte Maurizio Marrone. «La difesa è sempre legittima. E se oggi stessimo parlando della morte del criminale purtroppo avremmo lezioni di buonismo. Mentre tutto tace se a essere ucciso è il proprietario dell’alloggio violato. Il diritto alla sicurezza non può passare in secondo piano o essere trattato con ipocrisia».

La Lega: «Invochiamo pene esemplari»

Sul caso è intervenuto anche il capogruppo della Lega in Consiglio regionale, Alberto Preioni. «Un altro fatto di sangue che scuote le coscienze di tutti i piemontesi. Un altro cittadino aggredito nella sacralità della propria abitazione. E questa volta ucciso da banditi senza scrupoli davanti agli occhi dei suoi cari e di un figlio neppure adolescente. Negli ultimi giorni abbiamo assistito a una paurosa recrudescenza di ferocia criminale. Che riporta sotto gli occhi di tutti il fondamentale tema della sicurezza».

E poi ancora. «Sappiamo che le nostre forze dell’ordine faranno del loro meglio per assicurare questi assassini alla giustizia, lavorando con perseveranza e dedizione. Per i colpevoli invochiamo pene esemplari – prosegue Preioni –. Ma ai cittadini deve essere sempre riconosciuto il legittimo diritto di difendere se stessi. I loro affetti e le loro proprietà dalla minaccia di chi deliberatamente sceglie di delinquere e non ha remore a uccidere».

Il candidato sindaco Damilano: «Queste tragedie non devono più accadere»

«Ha sorpreso i ladri in casa e ha cercato di metterli in fuga e di difendere la moglie. Ma gli hanno sparato ed è morto. Una tragedia accaduta questa notte a Piossasco nel cuore della provincia di Torino. Un altro dramma a Torino in corso Francia, dove un giovane è stato decapitato nella sua abitazione. Non si può ricostruire un territorio se i suoi cittadini non vivono in sicurezza. Le forze dell’ordine vanno messe in condizione , dagli uomini, agli equipaggiamenti, alle leggi, di svolgere al meglio il loro lavoro, perché da loro dipende la nostra sicurezza». Così in un post su Fb il candidato sindaco di Torino, Paolo Damilano. «Sono vicino alla famiglia dell’architetto ucciso a Piossasco e scosso dagli sconcertanti fatti di corso Francia. Queste tragedie non devono più accadere», conclude.

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