Azzurri in ginocchio, l’ira di Brosio: “Ci si genuflette solo davanti a Dio, il razzismo si batte in altro modo”
L’Italia si metterà in ginocchio? ”Perché se uno non si inginocchia è considerato razzista? Io mi inginocchio solo di fronte a Dio e ai martiri della Patria”. Così Paolo Brosio all’Adnkronos sulla scelta della nazionale italiana di calcio di inginocchiarsi nella prossima partita degli Europei contro il Belgio come segno di lotta al razzismo. ”Piena solidarietà a Floyd e tutti coloro che subiscono un torto dalla giustizia, a prescindere dal colore -prosegue- ma perché la protesta deve avvenire per forza attraverso l’atto di inginocchiarsi ? Non fa parte della mia cultura”.
Brosio e gli azzurri in ginocchio: “Letta? Non lo capisco”
“Mi meraviglio di Letta che come capo di un Partito dice: ‘Dovete mettervi in ginocchio’, ma a chi? A un orientamento colturale che ha scelto quel modo di protesta? Ma se io scelgo un altro modo di protesta non è la stessa cosa ? Perché invece non fare un minuto di silenzio per esprimere la propria solidarietà alle vittime di razzismo? – continua Brosio – e allora le donne? In Italia abbiamo numero un numero esponenziale di donne uccise o vessate però non ho mai visto nessuno inginocchiarsi per le donne”.
”Se ci inginocchiamo -prosegue il giornalista- dobbiamo farlo anche per i bambini, vittime innocenti di omicidi e pedofilia e per gli anziani, spesso abbandonati nelle case di riposo e picchiati. E allora cosa dovremmo fare di fronte ai milioni di contadini sterminati da Stalin? Quello cosa è? Il silenzio degli innocenti?”, conclude Brosio.