Berlusconi apre alla federazione rispolverata da Salvini. Ed è subito scontro in Forza Italia
Matteo Salvini chiama, Silvio Berlusconi risponde. Il Cavaliere sembra aprire all’ipotesi della federazione di centrodestra. Formula rispolverata e rilanciata oggi dal leader leghista in una lunga intervista al Giornale. Tornato sulla scena dopo i vari ricoveri e il riposo forzato a domicilio, l’ex premier scende in campo. Riuniti i vertici azzurri via zoom, avrebbe detto di considerare con “grande’ attenzione” il progetto federativo targato Lega. Che ha sempre più i connotati di una manovra di aggiramento del ‘pericolo’ della crescente avanzata di Fratelli d’Italia.
Berlusconi apre alla federazione lanciata da Salvini
“Non diciamo no a questa ipotesi. Ne parleremo nelle sedi dedicate del partito”, avrebbe detto Berlusconi davanti ai capigruppo, ai governatori e delegazione azzurra al governo. Nel segno – neanche a dirlo – di una maggiore unità con le altre forze del centrodestra. Che consentirebbe “di dare maggior forza alle nostre battaglie storiche”. “D’ora in poi sono sempre a disposizione di tutti. Perché sono di nuovo in campo”, ha detto ancora l’ex premier rassicurando sul suo stato di salute. E citando un sondaggio che darebbe Forza Italia al 9,5%. L’accelerazione salviniana di queste ore non è casuale. Il leader leghista, in calo nei sondaggi e perso l’appeal del comandante, guarda a un ‘rinforzo’ dell’alleanza di centrodestra. Ma si rivolge a Forza Italia, alleata di governo. Anche all’ex amico Giovanni Toti e a Brugnaro con la sua Coraggio Italia. Non certo a Giorgia Meloni.
Un escamotage per arginare l’exploit di Fratelli d’Italia?
Al di là della formula, non proprio originale, l’intento politico è chiaro. Tendere la mano a Berlusconi (con il quale ha avuto oggi una telefonata “affettuosa” e “positiva”) per arginare insieme l’exploit di Fratelli d’Italia, vento in poppa nei sondaggi. Nostalgia dell’arco costituzionale anti-missino?
“Non è un’annessione a Forza Italia”, chiarisce il leader leghista. Per non deludere gli azzurri che non vogliono morire salviniani. E non sono pochi. Non a caso anche il Cavaliere è costretto a rassicurare i suoi. “Noi appiattiti sulla Lega? Ma quando mai. Siamo il partito guida del centrodestra. E ho sempre trovato in Salvini un ascoltatore attento”. Parole che non bastano a tranquillizzare. Tra vertici azzurri c’è chi come Mara Carfagna e Mariastella Gelmini non ci sta. Le due ministre, presenti alla riunione, hanno sostanzialmente bocciato la prospettiva della federazione.
Carfagna e Gelmini all’attacco: così perdiamo la nostra identità
Preoccupate dal rischio concreto di una vera e propria annessione alla Lega salviniana. “Dobbiamo difendere e valorizzare la nostra identità, i nostri valori, la storia di Forza Itali. E quella del presidente Berlusconi”, il loro ragionamento. Solo con l’area moderata il centrodestra è vincente, osservano. E chiedono di allargare il campo, “non annetterci passivamente al Carroccio”. La posta in gioco è altissima. Per questo chiedono al Cav la convocazione degli gli organi del partito. “Oltre le due opzioni della federazione e del partito unico, c’è una terza opzione: il rilancio di Forza Italia”.
La “fretta” di chiudere l’operazione
Tranquilli, si sta tutti sullo stesso piano, ripete Salvini. Che sembra avere una grande fretta di chiudere l’operazione. Partendo da gruppi unici alla Camera e al Senato e liste comuni per le politiche del 2023. “Perché – dice – Draghi sta facendo bene”. Giudizio non certo condiviso da Fratelli d’Italia, fieramente all’opposizione. Il progetto federativo – ovviamente – non comprende Giorgia Meloni. Almeno per il momento. “Mi sembra difficile federare forze di maggioranza e opposizione”, dice Salvini dalle colonne del Giornale. Qualche giorno fa la leader di Fratelli d’Italia ha detto di non avere “velleità di fusione”. E di non essere interessata a una riedizione del Pdl. Oggi da Fratelli d’Italia fanno sapere che il progetto non li riguarda. “Interessa i gruppi che sono in maggioranza con Draghi,. Ed è uno strumento per difendersi dallo strapotere della sinistra nella maggioranza. Operazione giusta che però non riguarda Fratelli d’Italia, che si trova all’opposizione del governo”.
Il leader leghista fa i conti senza l’oste
Del resto l’obiettivo di tenere Fratelli d’Italia fuori dai giochi appare sempre più velleitario. Se così’ fosse Salvini si mostrerebbe davvero ingenuo. Dove vanno Lega e Forza Italia senza i voti del probabile (stando alle intenzioni di voto) secondo partito italiano? “Senza di noi si perde, lo dicono i numeri”, ha fatto notare in più occasioni la leader di FdI. E poi, malgrado la mossa odierna di Berlusconi, è difficile che Forza Italia sia disposta a dare in mano all’ex ministro dell’Interno le chiavi del partito. I malumori tra gli sono appena iniziati.