Casalino, Conte vuole imporlo al gruppo M5S con un superstipendio. E rimedia un bel NO
Rocco Casalino sarebbe dovuto tornare in grande stile come addetto stampa del gruppo pentastellato alla Camera. Un ruolo chiave dal quale avrebbe tenuto sotto controllo il gruppo dei deputati e stabilito le mosse comunicative dello stesso. Un’idea di Giuseppe Conte, anzi un ordine. Al quale però il capogruppo Maurizio Crippa si è ribellato. E dopo un’estenuante trattativa il suo NO è diventato definitivo: niente contratto per Casalino.
Casalino pretendeva 150mila euro l’anno
Alla base dello scontro, secondo una indiscrezione del Foglio, ci sarebbe una questione di soldi. “Casalino in un primo momento avrebbe chiesto lo stesso trattamento economico che prendeva quando stava al governo (oltre 150mila euro l’anno). Il direttivo della Camera gli ha proposto circa un terzo (60mila euro)”. Le ambizioni di Rocco Casalino hanno creato non pochi malumori tra i Cinquestelle e alla fine è arrivato lo schiaffo finale da Crippa. Non solo a Casalino, ma anche a Conte, il nuovo leader del Movimento, che sta già pensando di piazzare il suo fedelissimo portavoce al Senato.
I tempi dell’austerità anti-casta non vanno più di moda tra i grillini
Tanto sono ben lontani i tempi in cui i grillini si facevano fotografare sul bus in nome dell’austerità anti-casta (è storia la foto di Roberto Fico su uno scassato bus dell’Atac). Ora sfrecciano in monopattino ma pretendono lauti stipendi. Proprio come Rocco Casalino che a febbraio si definiva “ubriaco di libertà“. Ora la sbornia deve essergli passata visto che si muove per un piazzamento di tutto rispetto.
Giorni fa un retroscena del Giornale aveva già anticipato che i deputati del M5S erano in subbuglio per il ritorno di Casalino. E avevano fatto trapelare il loro risentimento, ribadendo che Casalino avrebbe dovuto occuparsi solo di Giuseppe Conte e non dell’attività dei parlamentari. Ai mal di pancia si sono aggiunte le richieste esose che hanno costretto Crippa a dire un no tondo tondo a Conte e al suo “protetto”.