Cicciolina provoca Di Maio: tagliati un quarto dello stipendio, guadagni troppo…
Cicciolina, l’ex attrice porno ed ex parlamentare eletta con i Radicali, torna ad attaccare Luigi Di Maio. Non è la prima volta che Ilona Staller protesta per la riduzione del suo vitalizio da 3000 euro a 800 euro in seguito ai tagli approvati su impulso dei 5Stelle.
Invito a Di Maio: può tagliarsi un quarto dello stipendio
Ora, in un’intervista al settimanale Vero, torna all’attacco: “Ne ho devoluto una parte perché con l’altra devo vivere. Io prendo 800 euro! Di Maio mi ha massacrata per fare la propria campagna elettorale sui vitalizi. Di conseguenza, anche la gente aveva iniziato ad aggredirmi sui social. Chiediamo a Di Maio quanto percepisce al mese? Sicuramente più di 10 mila euro. Vorrei invitare lui e gli altri politici a tagliarsi un quarto dello stipendio“.
Cicciolina: non mi vogliono in tv al GF vip
Ha anche spiegato che incontra molte difficoltà a lavorare perché in tv la sua non è una presenza gradita. “Un anno fa, Alfonso Signorini – che adoro – ha fatto il mio nome come concorrente del GF Vip. La stessa cosa è successa con Milly Carlucci che mi voleva a Ballando con le stelle. Poi in entrambi i casi il mio nome è sparito. C’è qualcuno che non vuole che lavori. Non credo sia una cosa legata al porno, ci sono problemi di altro tipo, forse politici”.
Cicciolina un anno fa voleva fondare un partito
In passato Ilona Staller aveva nuovamente preso di mira Di Maio. A febbraio 2020 dichiarò all’Adnkronos: “A me non può fregare niente di Di Maio, di quello che fa in piazza. Mi pare sia stato mandato via dal suo gruppo… Una volta vendeva le bibite e ora è ministro”. E ancora: “I miei 20mila euro all’anno in cosa hanno ‘turbato’ Di Maio? Se riesco a vivere con quei soldi? No, non ci riesco…”.
Sempre in quell’occasione aveva annunciato anche l’intenzione di fondare un partito. Che si sarebbe dovuto chiamare DNA: Democrazia, Natura e Amore. “Visto l’andazzo di questo governo, sto pensando di entrare in politica”. Ma non se ne è fatto nulla. E’ rimasta però l’antipatia per Di Maio e l’avversione per i 5Stelle.