Copasir, lettera di Casellati e Fico alla Lega: «Il Comitato può eleggere il presidente»
Le dimissioni di Raffaele Volpi e Paolo Arrigoni dal Copasir “sono prive di efficacia”. Lo scrivono in una nota congiunta il presidente del Senato Elisabetta Casellati e quello della Camera Roberto Fico. In mancanza di una indicazione «di una rosa di nominativi per procedere alla sostituzione del deputato Volpi e del senatore Arrigoni, le dimissioni di questi ultimi da componenti del Comitato restano prive di efficacia e non potranno costituire impedimento alla convocazione dell’organo ai fini dell’elezione del nuovo presidente». Si conclude così la lettera inviata ai presidenti del Gruppo Lega – Salvini Premier del Senato e della Camera, Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari, sul Copasir.
Copasir, la lettera di Casellati e Fico
Questo il testo della lettera. «Gentili presidenti, riscontriamo le Vostre lettere del 27 maggio u.s. con le quali – a seguito dell’invito che vi era stato indirizzato con distinte note del 25 maggio a comunicare una rosa di nominativi di parlamentari dei gruppi da voi presieduti ai fini della sostituzione nel Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica del deputato Volpi e del senatore Arrigoni, dimissionari – avete comunicato che le predette dimissioni sono state rassegnate sul presupposto che esse potessero “favorire il rinnovo dell’organismo al fine di far rispettare il complesso delle norme che ne disciplinano la composizione e la presidenza”. Avete rappresentato pertanto il vostro intendimento di comunicare tale rosa di nominativi solamente “quando si realizzeranno le condizioni di cui sopra”».
La lettera del 6 aprile
«Al riguardo – proseguono i presidenti Fico e Casellati – non possiamo che ribadire le considerazioni già espresse nella lettera che abbiamo indirizzato al presidente pro tempore del Comitato, Raffaele Volpi lo scorso 6 aprile. In tale lettera abbiamo rilevato come nella attuale situazione, connotata da una maggioranza parlamentare di consistenza superiore al novanta per cento in entrambi i rami del Parlamento, non potessero essere ritenuti sussistenti i presupposti per dare luogo ad una meccanica applicazione del criterio della rappresentanza paritaria previsto della legge n. 124 del 2007, in quanto ciò avrebbe determinato un palese sovradimensionamento della rappresentanza dell’opposizione, in contrasto con il principio costituzionale di proporzionalità richiamato espressamente dalla citata legge che – anche quando temperato da previsioni legislative speciali – non può che informare la composizione di tutti gli organi parlamentari».
Copasir, la richiesta formulata da FdI
«Nella missiva abbiamo poi sottolineato come l’obiettivo di corrispondere all’esigenza sottesa alla richiesta formulata dai Gruppi Fratelli d’Italia – che riguardava solamente la questione della Presidenza del Comitato e non anche quella della sua composizione paritetica – potesse essere realizzato esclusivamente attraverso accordi generali tra le forze politiche, la cui percorribilità ci siamo riservati di verificare nelle sedi opportune».
«Rosa nominativi per sostituire Volpi e Arrigoni»
«In tale contesto, con lettera dello scorso 20 maggio, il deputato Volpi ha comunicato le sue dimissioni dalla carica di presidente del Comitato nonché da componente del medesimo organo; analoghe dimissioni da componente dell’organo sono state rassegnate dal senatore Arrigoni. Con le citate note del 25 maggio vi abbiamo quindi chiesto di comunicare una rosa di nominativi per poter procedere alla sostituzione dei predetti parlamentari in seno al Comitato», continuano i presidenti Fico e Casellati.
«Le dimissioni del presidente hanno efficacia immediata»
«Al riguardo corre l’obbligo di ricordare che, con riferimento agli organi di nomina presidenziale, le dimissioni rese da uno o più dei loro componenti diventano efficaci al momento della nomina dei componenti designati in loro sostituzione. Diversamente, le dimissioni dalla carica di presidente, sulla base della consolidata prassi applicativa, hanno efficacia immediata e determinano pertanto l’esigenza di convocare l’organo per procedere all’elezione del nuovo presidente. Tale compito, nel caso di specie, spetta al vicepresidente del Comitato».
Convocare l’organo per eleggere il nuovo presidente
«Dal complesso dei richiamati princìpi consegue che, in mancanza di una indicazione da parte vostra, in tempi solleciti, di una rosa di nominativi per procedere alla sostituzione del deputato Volpi e del senatore Arrigoni, le dimissioni di questi ultimi da componenti del Comitato restano prive di efficacia e non potranno costituire impedimento alla convocazione dell’organo ai fini dell’elezione del nuovo presidente».