Covid, 1.197 contagi e 28 morti. Coi vaccini cambia l’identikit di chi si ammala: il 50% ha tra 19 e 50 anni

19 Giu 2021 19:59 - di Gigliola Bardi
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Sono stati 1.197 i nuovi contagi da Covid in Italia nelle ultime 24 ore, i morti sono scesi a 28. Ieri i nuovi contagi erano stati 1.147 e i morti 35. Il totale dei decessi arriva così a 127.253 morti dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Il tasso di positività resta stabile allo 0,5% su un 249.988 tamponi processati tra antigenici e molecolari. Intanto, l’Istituto superiore di sanità rende noto come cambia l’identikit dei nuovi contagiati alla luce dei vaccini.

I pazienti in terapia intensiva scendono sotto i 400

Sul fronte dei ricoveri prosegue la costante diminuzione dei numeri. Nei reparti Covid ordinari oggi si trovano 176 pazienti in meno di ieri, per un totale di 2.504 persone. Calano anche i ricoveri in terapia intensiva, con 22 pazienti in meno, per un totale di 394 persone. Gli attualmente positivi sono 92.072, vale a dire 6.536 in meno di ieri. I guariti nelle ultime 24 ore sono stati 4.087, in tutto il numero delle persone uscite dalla malattia arriva così a 4.035.692 da inizio pandemia.

Come cambia l’identikit di chi si ammala

L’Iss ha fatto sapere che «la maggior parte dei nuovi contagi da Covid è in soggetti non vaccinati» e «l’incidenza più elevata si osserva nei soggetti under 60, che hanno una minore copertura vaccinale». «La maggior parte dei casi segnalati in Italia – si legge nel rapporto aggiornato al 16 giugno – sono stati identificati in soggetti non vaccinati (che non hanno mai ricevuto una dose di vaccino Sars-CoV-2 o che sono stati vaccinati con prima o monodose entro 14 giorni dalla diagnosi stessa, ovvero prima del tempo necessario a sviluppare una risposta immunitaria completa al vaccino)». E ancora: se «fino all’inizio di febbraio 2021 l’incidenza era più elevata nella fascia di età maggiore o uguale a 80 anni, a partire dalla seconda metà di febbraio, con il progressivo aumento della copertura vaccinale nei soggetti ultraottantenni, la diminuzione è stata più marcata in questa fascia di età rispetto alle altre».

Tra i 19 e i 50 anni il 50% dei nuovi contagi da Covid

Il calo ha via via interessato anche le altre fasce d’età immunizzate e così, «attualmente, l’incidenza più elevata si osserva nei soggetti di età inferiore ai 60 anni, che hanno una minore copertura vaccinale». In particolare, «la maggior parte dei casi segnalati al sistema di sorveglianza nelle ultime 2 settimane – riferisce ancora l’Iss – ha una età compresa tra 19 e 50 anni. Ha un’età superiore a 50 anni il 27,9% dei casi e meno di 19 anni il 21,9% dei casi (età mediana 37 anni)». Pochissima differenza, invece, si registra nella distribuzione dei nuovi contagi tra i sessi, con una lievissima prevalenza fra gli uomini che costituiscono il 50,4% dei nuovi casi.

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