Covid, anche l’Ue avverte la Cina: «Dobbiamo sapere qual è l’origine del virus»
Non solo gli Usa. Anche l’Ue ora fa sentire la propria voce con la Cina perché chiarisca sul Covid e sull’origine del virus che l’ha scatenato. «È della massima importanza che si sappia qual è l’origine del coronavirus», ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von Leyen, nel corso di una conferenza stampa a Bruxelles, in vista del G7 in Cornovaglia che inizierà venerdì.
L’Ue alla Cina: «Sull’origine del virus serve trasparenza»
Una posizione sposata in pieno anche dal presidente del Consiglio Europeo Charles Michel. «Siamo molto chiari: serve piena trasparenza, per imparare la lezione. Sosteniamo tutti gli sforzi tesi a fare chiarezza. Il mondo – ha sottolineato – ha diritto di sapere esattamente che cosa è successo. Sosterremo certamente tutti gli sforzi per avere trasparenza».
Von der Leyen: «Pandemia orribile, trarre le giuste lezioni»
È stata poi ancora von der Leyen a sottolineare che «dall’esperienza della crisi finanziaria abbiamo tratto delle lezioni. Abbiamo fatto delle analisi, sviluppato strumenti, per essere più rapidi» a rispondere in futuro in casi simili. «Lo stesso – ha aggiunto – deve avvenire qui: è una pandemia orribile. Dobbiamo sapere da dove è arrivata, per trarre le giuste lezioni e per sviluppare gli strumenti giusti, per assicurarci che non succeda mai più».
L’avvertimento a Pechino
Dunque, «gli esperti che indagano devono avere un accesso completo a tutto quello che è necessario per trovare la fonte di questa pandemia». «E in ragione di questo dovremo trarre le conclusioni. C’è un’ampia gamma di opzioni diverse che vengono esaminate ora ed è importante – ha chiarito von der Leyen – che arriviamo al quadro giusto» di qual è stata l’origine della pandemia. «Per questo le squadre che torneranno ad indagare – ha concluso la presidente della Commissione Ue – devono davvero avere accesso alle informazioni e ai siti».