Covid, tasso di positività più basso dell’anno. Grave la 18enne colpita da trombosi dopo il vaccino
Tasso di positività al di sotto della soglia dell’1 per cento. Buone notizie dal bollettino odierno diffuso dal ministero della Salute. Che fotografa allo 0,8 il tasso di positività al covid (ieri era all’1,5%). Il più basso dell’anno. Simile ai tassi registrati a fine estate (ma all’epoca si contavano solo i tamponi molecolari, oggi anche gli antigenici).
Covid, 102 morti, 1.896 nuovi casi
Nelle ultime 24 ore si sono registrati 102 morti (ieri erano stati 65). Positivi in lieve aumento rispetto a ieri, 1.896 rispetto ai 1.273 di lunedì. A fronte, però, di un numero molto più alto di tamponi eseguiti. Sono stati infatti 220.917 i tamponi molecolari e antigenici effettuati nelle ultime 24 ore in Italia. Ieri erano stati 84.567.
Terapie intensive ai minimi di sempre
Ottime notizie sul fronte dei ricoveri. Prosegue il trend in discesa che rallenta di giorno in giorno la pressione ospedaliera. Le terapie intensive diminuiscono di 71 nelle ultime 24 ore (ieri -15) con 17 ingressi del giorno, ai minimi di sempre, e scendono a 688. Giù anche i ricoveri ordinari, 225 in meno (ieri -53), 4.685 in totale. Gli attualmente contagiati sono 181.726 (-7mila) dei quali 176mila in isolamento domiciliare. Mentre sono 8.519 le persone dimesse o guarite.
La Sicilia è la regione con più casi
I nuovi casi sono sparsi in tutte le regioni. È la Sicilia, con 337 nuovi positivi, la regione con il più alto numero di contagiati nelle ultime 24 ore. Seguita dalla Lombardia con 291 e dalla Campania con 251.
Gravi le condizioni della 18enne colpita da trombosi
Restano gravi ma stabili le condizioni della diciottenne colpita da trombosi cerebrale, che aveva fatto il vaccino Astrazeneca il 25 maggio. “Rispetto agli aggiornamenti precedentemente resi noti, le condizioni della 18enne sono sempre stabili nella loro gravità”. Lo rende noto l’ospedale San Martino di Genova dove è ricoverata la ragazza, che è stata operata due volte nel nosocomio ligure.
I medici: non generalizzare i rischi del vaccino
Intanto il sindacato dell’ordine dei medici mette in guardia dal rischio di generalizzare sui rischi del vaccino. Astrazeneca o altro. «È giusto che i medici abbiano informazioni precise. Perché possano svolgere la delicatissima parte del consenso informato. Che è compito esclusivo del medico. E deve ritornare solo al medico”. Così il presidente della Federazione degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli.
“È lo strumento migliore per tutelare la salute”
“Ma è importante tenere presente che “il vaccino è lo strumento migliore a nostra disposizione contro il Covid” e serve “sostenere la campagna vaccinale”. L’invito arriva dopo la lettera di 24 medici vaccinatori volontari di Genova che si sono detti contrari a questa formula che consente la somministrazione sotto i 40 anni del vaccino a vettore virale. “Ai 24 colleghi dico che è compito di ogni medico quello di saper individuare con precisione la popolazione a rischio. Che il vaccino rappresenta, con le conoscenze che abbiamo, lo strumento migliore per tutelare la salute della popolazione. Che la cultura del vaccino va in ogni modo sostenuta”.