Denise, l’ultimo scoop punta su Gaspare Ghaleb, ex di Jessica: ecco cosa non torna del suo racconto
È vero, il battage televisivo su Denise ha riacceso i riflettori sul caso e sui tanti misteri che da 17 anni impediscono di arrivare a una verità. Certo, lo sappiamo: la speculazione mediatica è arrivata davvero ai massimi livelli per quanto riguarda la comunicazione. E gli aggiornamenti possibili sulle indagini. Come pure ai minimi livelli consentiti per quel che concerne il riserbo che l’inchiesta – che la Procura di Marsala ha appena riaperto – richiederebbe. E il rispetto che si dovrebbe alla famiglia della bambina. Una piccola sequestrata 17 anni fa a Mazzara del Vallo, quando ancora non aveva neppure 4 anni, e che oggi è una giovane donna di 21 anni…
Denise, la verità è ancora una chimera?
E usiamo appositamente il presente: convinti, come mamma Piera, il suo avvocato Giacomo Frazzitta, e i tanti, tantissimi italiani convinti che l’orrore non possa essere spinto oltre il dramma del sequestro e la tragedia di una sparizione. Un giallo che sembra davvero irrisolvibile, ma su cui, di segnalazione in segnalazione, a forza di approfondimenti tv, annunci e smentite, sembra si stia facendo qualche passo sulla lunga strada della verità. Una verità costellata di bugie e depistaggi. Falsi allarmi e nuovi documenti. E sempre sull’onda di una voce, finora accreditata solo dal piccolo schermo, di una riapertura delle indagini con bn due nomi nel registro degli indagati. Un turbinio di notizie mai confermate ufficialmente, che impone, in questo caso davvero, l’utilizzo del condizionale…
L’utilità delle segnalazioni: a partire da quella della dottoressa Angioni
E allora, forse avrà mancato di cautela, la ex pm Maria Angioni, che per amore e dedizione verso il caso che ha seguito per il primo anno delle indagini, ha rivelato nel corso di una delle ultime puntate di aver riconosciuto Denise adulta nelle immagine scovate in rete. Ma come lo stesso magistrato, devoto alla causa, ha dichiarato alle telecamere di Chi l’ha visto nell’ultima puntata andata in onda su Raitre: «Non si possono aspettare altri 17 anni. Ho ritenuto che fosse utile comunicare il mio personale convincimento». E chissà, magari, ha smosso quelle acque che ristagnano da troppo ormai sulla vicenda. La segnalazione si rivelerà, almeno al momento, inattendibile viste le fonti. E sicuramente, affermare con relativa certezza che oggi Denise sarebbe una donna sposata, una madre, ha urtato la suscettibilità di Piera Maggio e Pietro Pulizzi. Ha scosso colleghi e giornalisti, ma almeno ha indotto a chiedersi. Interrogarsi. Tornare a investigare su personaggi entrati fin qui, a vario titolo, nell’inchiesta.
Denise, con le segnalazioni di Mariana e Felice Grieco torna in auge la pista rom
Così come le segnalazioni che riportano a una pista rom, arrivate da Mariana – la giovane di origini rom adottata da una famiglia del Cilento – sulla scia delle ultime rivelazioni rese, sempre in tv, dalla ormai celebre guardia giurata Felice Grieco, autore del gettonatissimo video del 2004 (anno della scomparsa da Mazzara del Vallo). Quello che sposta il caso a Milano. E a proposito del quale gli inquirenti sostengono molti punti di compatibilità tra la fisiognomica della piccola Denise e la bambina in strada in compagnia di una donna che chiedeva l’elemosina. Altrimenti, che senso avrebbero gli appelli sul web che incitano a fornire segnalazioni e dubbi? Che motivo ci sarebbe per tornare a parlare in tv di Denise a fari spenti? Certo, la trasmissione condotta da Federica Sciarelli ha smentito possibili collegamenti con le ultime segnalazioni, ma almeno si è potuto escludere una pista e andare avanti su altre.
Il ruolo di Gaspare Ghaleb: i riflettori della “Vita in diretta” puntati sull’ex di Jessica
Ed è sempre in questa ottica che si spiega la rilevanza attribuita all’ultimo servizio in onda ieri pomeriggio a La vita in diretta, dove si è tornati al mettere al centro della vicenda il ruolo chiave di Jessica Pulizzi (per quanto assolta in 3 gradi di giudizio al termine di un dibattimento che ha abbozzato una risposta giudiziaria ma non ha portato neppure a una verità processuale) e il suo ex fidanzato, Gaspare Ghaleb: unico condannato per la vicenda, ma non per il sequestro di Denise, ma per le dichiarazioni mendaci rese agli investigatori e in aula.
I punti oscuri del suo racconto che Matano e i suoi inviati hanno sottolineato
Durante la puntata del contenitore di Raiuno, dunque, Matano e i suoi inviati a Mazzara del Vallo hanno hanno approfondito la posizione di Ghaleb. Il quale disse agli inquirenti di aver appreso da Jessica del rapimento di Denise. Stando al suo racconto, infatti, mentre lui era intento a guardare i cartoni animati, “Dragon Ball” e “I Simpson” (la cui programmazione, però, guarda caso era stata sospesa in quel periodo di pausa estiva), Jessica lo chiamò al telefono. Esortandolo a sintonizzarsi immediatamente sul tg della rete locale TeleVallo. Dove, in quel momento, e per la prima volta, si stava dando pubblicamente la notizia della sparizione di Denise. Peccato che più di qualcosa non torni in questa narrazione.
Ecco cosa non torna dagli orari agli spostamenti
Come ha spiegato il conduttore Alberto Matano, infatti, «la telefonata non risulta da nessuna parte». La notizia viene infatti data alle 13.39, mentre l’ultima telefonata di Jessica a Gaspare risale a una ventina di minuti prima. Così come, oltre dieci minuti dopo, il giovane riceverà una telefonata da Piero Pulizzi, padre di Jessica e di Denise. Nessuno quindi può averlo avvertito in tempo reale del rapimento. L’ipotesi quindi è che Ghaleb «potesse essere a conoscenza del sequestro prima» che la notizia divenisse di pubblico dominio. Peraltro, «sia Jessica che Gaspare quella mattina sono fuori – ha raccontato maresciallo Francesco Lombardo –. Jessica è nella zona in cui sparisce Denise. Gaspare è molto vicino. Ma sono agganciati in celle diverse».
L’alibi di Jessica e gli spostamenti sconfessati dalle testimonianze
Per non parlare del fatto che i vari spostamenti indicati da Jessica su quella mattina siano stati smentiti, uno dopo l’altro: dal passaggio in un’officina di motorini, smentito dal meccanico. Alla tappa nel laboratorio di analisi, anch’essa misteriosamente mai confermata. Fino al famoso panino acquistato al mercatino…
I tabulati telefonici che aiutano a sbrogliare la matassa
Non solo: se tutto questo non bastasse ancora, dobbiamo considerare anche che Ghaleb disse di essersi svegliato molto tardi perché la notte prima era stato a pesca: peccato che i tabulati telefonici lo smentiscano. Insomma, forse tutto questo può essere sfuggito a un primo ascolto. Può essere stato considerato di poco conto in una prima fase delle indagini e del processo. Ma oggi tornare a rifletterci su – come ha più volte esortato a fare la dottoressa Angioni – non può che contribuire ad arrivare alla svolta. O almeno, ad aumentare il calcolo delle probabilità che si arrivi alla fatidica svolta che la famiglia di Denise, e ormai un Paese interno, attendono da 17 anni…