Flavio Briatore: «Vergogna, per 11 anni mi hanno dato dell’evasore. Ora i fatti mi danno ragione»

11 Giu 2021 17:55 - di Redazione

Force Blue, lo yatch da 63 metri di Flavio Briatore, non andava confiscato. La Cassazione ha annullato con rinvio la sentenza d’Appello di Genova che sequestrava l’imbarcazione. Una storia infinita lunga 11 anni. Non ancora conclusa. Perché ora si aprirà il terzo processo.  Stavolta, per stabilire se la confisca è stata giusta. Nonostante tutte le accuse siano cadute. Quelle di false fatturazioni per insussistenza. Quelle di evasione dell’Iva per prescrizione.

La Cassazione annulla il sequestro dello yatch di Briatore

Era il 21 maggio del 2010 quando la Guardia di Finanza sequestrò lo yatch al largo di La Spezia. Con a bordo l’allora moglie del manager, la soubrette Elisabetta Gregoraci. E il figlio neonato figlio Nathan Falco. L’imprenditore era accusato di sospetta frode fiscale da 3,6miliardi. L’accusa aveva retto fino in appello. Poi la Cassazione aveva annullato con rinvio per un vizio di forma. Al termine dell’appello bis, l’evasione fiscale risultava perciò ormai prescritta. Ma la pena accessoria della confisca era stata confermata. Ieri a sorpresa la Cassazione ha rimandato indietro ancora una volta gli atti alla Corte d’appello ligure.

Briatore: “Per 11 anni mi hanno dato dell’evasore. Vergogna”

Briatore dice di aver trovato “il suo giudice a Berlino”, parafrasando Bertolt Brecht. Un magistrato indipendente. “Che valuta senza pregiudizi, è la seconda volta che lo fa. Poi rinvia in Appello e in Appello mi danno sempre torto. I miei avvocati hanno rara memoria di due annullamenti e due condanne”.

Ma non si può parlare di vittoria, perché oltre al danno della confisca (uno scippo secondo Briatore) si aggiunge la beffa. Visto che nel frattempo a gennaio l’imbarcazione è stata venduta dallo Stato italiano a Bernie Ecclestone. Storico amico di Briatore dai tempi della Formula 1. Riavere la barca quindi è impossibile. Ma quello che più brucia all’imprenditore sono i danni morali che ha subito. “Per undici anni – si sfoga sul Corriere –  tutti mi danno dell’evasore fiscale, pure in tv. Consideri che sono schedato nella World Check. Non posso avere un mutuo, un prestito, niente. Io sono fortunato ma una persona con meno mezzi ne esce distrutta”.

Il mistero della vendita all’asta dello Stato, prima della sentenza

Inspiegabile la messa in vendita del Force Blue prima della sentenza della Cassazione. Un’asta in pieno covid. “Qual era la fretta di darla via? È uno yacht. Non un cargo di banane che vanno a male. L’Autumn Sailing, la società armatrice, ha pure versato i soldi che servivano per la manutenzione. E per tenerla in porto. Ma non li hanno voluti. Risultato: l’hanno svenduta per 7 milioni”. Una svendita. Incomprensibile. ” Chiunque dovesse vincere, è stato fatto un danno enorme. O a me oppure allo Stato. Il Force Blue valeva circa 20 milioni di euro”, dice l’ormai ex proprietario.

“Non puoi tenere uno sulla graticola per anni”

Una situazione surreale. Segnata da lentezze, stop and go e mala giustizia. Che fa ripetere a Briatore un’accusa antica. “Gli imprenditori non investono in Italia perché sono terrorizzati dalla lentezza e dall’incertezza della nostra giustizia. È arrivato il momento di mettere mano a una riforma”, sbotta. “Non puoi tenere uno sulla graticola per anni. E poi, io non ho mai nascosto che la barca fosse di una società che è controllata dal mio trust. E che da sempre fa attività di charter. E che certo non gestisco io. Mi sono rivolto ai migliori consulenti. Che l’hanno gestita come centinaia di altre. Ma guarda caso, solo io sono stato contestato”.

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