Gay Pride, il volto del Papa e dei leader di destra calpestati. Meloni: «Questa non è violenza?»
28 Giu 2021 9:23 - di Gigliola Bardi
I volti di personaggi sgraditi, dai leader del centrodestra fino al Papa, buttati a terra e calpestati al Gay Pride per quella che hanno definito una “performance”. I collettivi, il mondo Lgbt e Non una di meno di Bologna hanno dato il via così alla settimana transfemminista e transnazionale. L’iniziativa, secondo quanto dichiarato dagli organizzatori, dovrebbe denunciare attacchi e discriminazioni «familisti e ultraconservatori», che sono la «reazione eterocispatriarcale alla nostra rivendicazione di autodeterminazione». Una rivendicazione che, però, fin dal primo atto appare all’insegna dell’intolleranza e della violenza.
Al Gay Pride calpestati i volti del Papa e dei leader di destra
«Incredibile come ci siano alcune persone che si divertono a umiliare simboli religiosi, travestirsi da Cristo Lgbt e calpestare la mia foto e quella di altri personaggi a loro sgraditi, compreso Papa Francesco. Le chiamano “performance”, io ci vedo solo intolleranza e istigazione alla violenza», ha commentato Giorgia Meloni, rilanciando su Facebook la foto della “performance”.
Meloni: «Questa non è violenza?»
«Mi rifiuto di credere – ha proseguito Meloni – che chi compie atti del genere o vuole imporre per legge il modello gender nelle scuole, sia rappresentativo di chi rivendica (e merita) semplicemente rispetto per il proprio orientamento sessuale, qualsiasi esso sia, con educazione e senza questi isterismi. L’omofobia – ha concluso Meloni – va contrastata certo, ma anche alcune “performance”».
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