Giustizia, da Delmastro legnate a Pd e grillini: “Dal governo balcanizzato solo pannicelli caldi” (video)
Giustizia, anche stavolta non sarà la volta buona per una riforma degna di questo nome. “Le porte girevoli di magistrati che entrano ed escono dalla politica, l’abolizione dell’abominevole riforma della prescrizione voluta da Bonafede; e l’introduzione del sorteggio nel Csm per eradicare la cancrena lottizzatoria a cui abbiamo assistito finora. I nodi da risolvere nella giustizia sono molto chiari”. Così Andrea Delmastro, deputato di Fratelli d’Italia, ospite della trasmissione Omnibus in onda su La7. Ha riassunto i punti chiave delle proposte di Fratelli d’Italia in tema di riforma della giustizia. I nodi salienti che Giorgia Meloni tra l’altro ha comunicato in un colloquio con la ministra Cartabia. Sulla giustizia FdI ha bene chiaro cosa non va. Il problema è un altro: peccato che tali punti-chiave non siano minimamente attenzionati.
Giustizia, Delmastro: Pd inquietante, definisce i referendum una clava”
Delmastro è furibondo. Attacca e rileva come “tutti questi temi sono scansati clamorosamente da questa maggioranza di governo oltremodo balcanizzata sulla Giustizia. E incapace di interventi che non siano altro che pannicelli caldi. Ma di cosa stiamo parlando?”. E’ lite in sudio con il grillino Gaetano Pedullà e Verini. Giorgia Meloni aveva incontrato nelle scorse settimane la ministra Cartabia, per offrire il contributo di FdI e mostrare tutte le proposte per riformare il settore nel quale i cittadini ormai dimostrano di avere scarsa fiducia. Da FdI inoltre c’è attenzione ada alcuni dei quesiti referendari messi in campo dal leader della Lega Salvini. E per questo Delmastro non può fare a meno di essere fuori di sé copnstatando che sia Pd sia i 5STelle guardino con sospetto ai referendum. Stigmatizza l’atteggiamento del Pd di e degli ospiti in studio: “Trovo inquietante che il Pd consideri il referendum una clava. E’ sconcertante il fastidio culturale della sinistra quando si mette in campo il popolo”. Il ministro Cartabia “fa quello che può, ossia nulla”. Più sconcertante ancora l’atteggiamento di Pedullà: dietro la provocazione il nulla.