Grillo mette subito i bastoni tra le ruote a Conte sul doppio mandato: il retroscena
Non è ancora il capo assoluto del M5S e già Giuseppe Conte ha tanti problemi, uno soprattutto grande come una casa: Beppe Grillo, è non è roba da poco. Si sono incontrati proprio il giorno in cui l’ex premier doveva andare da Floris su La7 in serata. E infatti è apparso contratto. Hanno parlato a lungo Giuseppe Conte e Beppe Grillo in un faccia a faccia nella villa di Bibbona del comico. Il nuovo leader dei cinquestelle è alle prese con la stesura del nuovo Statuto e della Carta dei valori 5 Stelle. C’è un punto fondamentale che sta a cuore soprattutto a chi ha a cuore il mantenimento della poltrona il più a lungo possibile: il vincolo del doppio mandato.
Grillo tira un brutto scherzetto a Conte sul secondo mandato
Ebbene, Grillo ha detto: il vincolo rimane. Il retroscena del Giornale racconta come il comico genovese avrebbe posto il suo veto riguardo alla rimozione del vincolo. Al quale i vertici cinquestelle non vogliono minimamente rinunciare nelle elezioni del 2023. Dunque una spina nel fianco opprime Conte. I big spingono “per distruggere l’ultimo valore che resta del MoVimento ideato da Gianroberto Casaleggio”. E così, Conte si è fatto carico della richiesta dei vertici. Subito per lui il cammino alla guida del M5S è in salita. Sarà difficile mediare tra chi, all’interno del M5S, vorrebbe invece mantenere il divieto di potersi ricandidare dopo due mandati. Ora che tra questi c’è proprio Beppe Grillo le cose per Giuseppi sono complicate. Secondo il Giornale, nel suo faccia a faccia con l’ex premier, Grillo sarebbe stato molto chiaro nel porre il suo veto riguardo alla rimozione del vincolo.
Conte in difficoltà, prova l’ennesimo compromesso
Incassato il no di Grillo per Giuseppe Conte ci sono poche vie d’uscita. Ha quindi deciso di prendere tempo, leggiamo. Intervistato da Giovanni Floris alla trasmissione Dimartedì, Conte ha spiegato di voler affrontare la situazione nel nuovo Statuto che sta mettendo a punto. Qulla questione specifica del vincolo del secondo mandato è stato vago e in difficoltà: “ Affronteremo questo tema”. Il terreno è seminato di mine, c’ anche un’altra questione, ato che molti eletti chiedono a Conte di fare chiarezza sulla situazione: tanto più ora che è stato chiesto loro di versare intanto i mille euro mensili destinati a riempire le nuove casse del Movimento.
Conte è sempre Giuseppi: l’ennesima giravolta cinquestelle
Mentre i big – Crimi, Taverna e Fico- spingono per cancellare la vecchia regola, Conte è tra due fuochi: dovrà cercare un compromesso con Grillo e con l’altra “fazione” cinquestelle che invece è per la sua conservazione”. Come farà? Uno come lui, aduso agli equilibrismi – gliel’ha ricordato sarcastimente Myrta Merlino in studio da Floris- cosa potrebbe inventare per uscire dallo scherzetto di Grillo? Il “mago” dei compromessi potrebbe appunto crearne un altro per accontentarlo tutti. L’idea che ha fatto girare Conte è infatti – leggiamo sul Giornale – quella di una “deroga per merito”. Stabilirlo toccherà a lui: un’altra presa in giro: di questo passo ci si potrebbe candidare anche all’infinito. L’ennesima giravolta.