Guai per Zingaretti, la Corte dei Conti indaga sulle dosi di Astrazeneca buttate. Sos dei medici di base
Guai per Nicola Zingaretti. La Corte dei Conti ha aperto un’indagine sulla distribuzione dei vaccini agli under 60 nel Lazio. Dopo il caos delle prescrizioni sul mix dei sieri.
Vaccini, la Corte dei Conti indaga sul Lazio
A insospettire la magistratura contabile l’allarme dei medici di base sulle dosi di Astrazeneca buttate via. Dopo il no del ministero alla seconda dose del siero anglo-svedese per gli under 60. L’istruttoria parte da alcune notizie raccolte dalla stampa. Corriere della Sera in primis, che ha dato voce alla preoccupazione dei medici di famiglia sugli sprechi. La prudenza per i giudici è d’obbligo.
L’Sos dei medici di base sulle dosi di Astrazeneca buttate
Ma le affermazioni del vicesegretario della Fimmg, Pier Luigi Bartoletti, parlano chiaro. “Purtroppo alcuni dottori hanno dovuto buttarle. Da quando sabato è arrivata la circolare che raccomandava l’utilizzo di Astrazeneca solo per gli over 60″. Parole pesanti , quelle della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale. Sulle quali è scesa in campo la Regione guidata da Zingaretti. Con un rimprovero-raccomandazione. “Nessun presunto esubero di dosi di vaccino. Non c’ è motivo di sprecarle. Poiché i medici di base sanno benissimo che basta restituirle alla farmacia ospedaliera o delle Asl”. Ora i giudici contabili vogliono andare a fondo. E verificare con l’assessore alla Sanità e la Regione Lazio se davvero, nel pieno della campagna vaccinale, le dosi di Astrazeneca si stanno gettando nel cestino E i costi degli eventuali sprechi.
La Regione: vanno restituite alla farmacia o alle Asl
La Pisana ha garantito l’assenza di fiale smaltite. Sottolineando di avere in giacenza 94.025 dosi di AstraZeneca, utili ai richiami per gli over 60, 185 mila tra giugno e luglio. Ma il problema della restituzione delle dosi inutilizzati dopo le nuove disposizioni resta un problema irrisolto per i medici di famiglia. Alle prese con la burocrazia e i mille ostacoli delle vaccinazioni eterologhe. I bugiardini dei farmaci infatti vietano il mix dei richiami. «Per evitare il caos nelle vaccinazioni è prioritario il tema sicurezza ma anche il buon senso”, dice Bartoletti. Ma il caos anche tra gli esperti regna sovrano. I richiami a persone sotto i 60 anni devono essere rimandati e riprogrammati. E quelli agli over 60 potrebbero non coincidere con le dosi disponibili. “I medici hanno in frigorifero al massimo una fiala. E dunque ogni singola dose è preziosa”, dice il numero uno della Fimmg. “Il rischio di sprechi, seppur limitato, è però una possibilità reale”.