Il libro di Letta è un flop: è al 18esimo posto in classifica. Si fa battere anche da Travaglio e Di Battista
«Anima e cacciavite» non scalda i cuori. Per usare un eufemismo. Il libro del segretario del Pd Enrico Letta che ha per sottotitolo «ricostruire l’Italia», non solo non scala le classifiche dei volumi più acquistati, ma si trova attualmente nei “bassifondi” delle rilevazioni. E’ al 18esimo posto – proprio così- dei «Bestseller in politica» di Amazon. Ai giovani al quale l’autore voleva rivolgersi non sembra interessare “il nuovo mondo” che il libro intende delineare per loro. Letta ha più volte detto che intendeva dare risposta alle domande che i giovani studenti emigrati all’estero gli rivolgevano: «Perché tornare?». Un quesito che ultimamente anche diversi dirigenti e attivisti democratici pongono. Ma a lui, rileva maliziosamente Libero, che ha riportato l'”increscioso” insuccesso editoriale.
Il libro di Letta è un flop: ecco chi c’è prima di lui
La classifica manderà ai matti, come abbiamo già constatato, i sinistri più sinistri annidati in molti atenei e collettivi sparsi. Infatti prima nella classifica Amazon dei libri politici è “Io sono Giorgia”. La Meloni non solo ha battuto Letta con il libro tradizionale, in copertina rigida, ossia il libreo cartaceo. Ma anche con l’e-book, nel formato Kindle (ovvero quello elettronico) formato col quale la leader di FdI si piazza al quarto posto. Persino il libro di Marco Travaglio ha sfondato più che “Anima e cacciavite”. «I segreti del conticidio» si piazza al secondo posto (libro cartaceo) e al quinto posto (formato kindle). Anche il saggio del direttore del Fatto ha “doppiato” l’opera di Enrico Letta. La spy story su come abbiano fatto fuori il premier Conte “tira di più”. Una débacle per il segretario del Pd. Scorrendo la classifica, l’interesse e l’acquisto dei lettori si concentra sul «Il sistema» (sesta posizione), il libro -intervista di Alessandro Sallusti e Luca Palamara. Che tra l’altro è in classifica da mesi.
Anche due manuali per concorsi superano il libro di Letta
Addirittura «Contro!» di Alessandro Di Battista batte Letta. Neppure l’effetto novità premia Letta, se orima del suo libro il gradimento dei lettori si concentra su “long-seller” di autrici come Oriana Fallaci (dodicesimo posto) e Hannah Arendt (quattordicesimo). A sopravanzare Letta di una posizione al diciassettesimo posto è poi il volume di Bruno Vespa. Ma lo smacco decisivo per il leader dem arriva da altr posizioni: sopra di lui in classifica compaiono il manuale e quiz d’esame «per il concorso delle dogane e dei monopoli»; e quello per superare il concorso del Comune di Roma: «per istruttori e funzionari amministrativi». Neppure l’etichetta di “instant book” ha dato un sprint in più a Letta, etic hetta che di solito sottolinea l’immeditezza e la “freschezza” dei contenuti. “Anima e cacciavite” probabilmente non ha né l’una né l’altro, apparendo più come una melassa di ius soli, di valori non negoziabili, appelli a «essere liberi», oltre alla caccia ai famigerati populismì, che stringi stringi non arriva mai al punto.