Il virologo Clementi: “Una sola dose di vaccino non basta”. Ecco cosa insegna il caso inglese

9 Giu 2021 13:40 - di Redazione
vaccini

Ne servono 2 di dosi di vaccino, o la variante più problematica,  come Delta,  riesce a circolare di più”. E’ la morale di quel che sta accadendo in Gb, dove si registra una risalita nel numero di infezioni Covid giornalier: pur restando bassi i numeri dei decessi al momento. Il virologo Massimo Clementi, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell’ospedale San Raffaele di Milano, fa il punto in un ‘intervista all’Adnkronos.

Clementi: “Servono due dosi di vaccino”

Clementi, che è  docente all’università Vita-Salute, spiega che “Una dose di vaccino non basta: ce ne vogliono due, il ciclo completo, per avere il massimo di protezione”. “La maggioranza dei soggetti infettati sono persone che hanno ricevuto solo la prima dose. C’è qualche contagiato anche con 2 dosi, ma pochi – evidenzia Clementi – Ricordiamo che l’Inghilterra aveva fatto una bandiera della scelta di vaccinare tanto con una dose”. Infatti l’uscita dall’emergenza più dura aveva in qualche modo fatto scuola: il metodo inglese, appunto.

Clementi: cosa insegna il caso inglese

Ma la cautela non è mai troppa. La varinte indiana ha canbiato le carte in tavola. Clementi aggiunge: “I britannici hanno detto ripetutamente di aver vinto la prima battaglia contro Covid e fermato il virus riuscendo a vaccinare rapidamente decine di milioni di persone con una prima dose. Adesso si è visto che, quando arriva una variante di Sars-CoV-2 più problematica come quella Delta arrivata dall’India, avere un’immunità più bassa, conferita da una sola dose, non è sufficiente. E in Gb hanno ancora un buon numero di persone vaccinate con una dose;  anche se stanno continuando la campagna d’immunizzazione anche loro in maniera estensiva e massiccia”.

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