La Nato: i nemici sono Russia e Cina. Sergio Romano: la politica di Biden non fa comodo all’Europa

14 Giu 2021 18:26 - di Adele Sirocchi
Nato

Nato, al termine del vertice di Bruxelles il comunicato che esce dal summit dell’Alleanza non lascia dubbi. E’ una dichiarazione di inimicizia a Cina e Russia sulla scia di quanto affermato da Joe Biden: “Abbiamo nuove sfide davanti a noi, la Russia e la Cina”.

Il summit Nato: difenderemo i nostri interessi

”La crescente influenza della Cina – recita il comunicato finale del summit Nato – e le sue politiche internazionali possono rappresentare sfide che dobbiamo affrontare insieme come Alleanza”. Gli alleati affermano inoltre che ”ci rapporteremo con la Cina nell’ottica di difendere gli interessi di sicurezza dell’Alleanza” perché ”la responsabilità più grande è difendere i nostri territori”.

Obiettivo Cina: poca trasparenza e politiche coercitive

”Le ambizioni dichiarate della Cina e il suo comportamento determinato rappresentano sfide all’ordine internazionale e ad ambiti importanti per la sicurezza dell’Alleanza. Temiamo che queste politiche coercitive siano in contrasto con i valori fondamentali sanciti dal Trattato di Washington”, prosegue il comunicato dove si esprime ”preoccupazione per la frequente mancanza di trasparenza e l’uso della disinformazione da parte della Cina”. E si chiede a Pechino di ”mantenere i suoi impegni internazionali e di agire in modo responsabile all’interno del sistema internazionale”.

La Nato: le azioni aggressive della Russia sono una minaccia

Affermando che ”la Nato mantiene un dialogo costruttivo con la Cina dove questo è possibile”, il comunicato spiega che ”sulla base degli interessi” dell’Alleanza si accolgono ”con favore le opportunità di impegno con la Cina in aree di rilevanza per l’Alleanza e su sfide comuni come il cambiamento climatico”.

Gli alleati della Nato infine ”esortano la Cina a impegnarsi in modo significativo nel dialogo, nel rafforzamento della fiducia e nelle misure di trasparenza riguardo alle sue capacità nucleari. La trasparenza e la comprensione reciproche andrebbero a vantaggio sia della Nato, sia della Cina”. Il comunicato finale del summit prende di mira anche la Russia. “Le azioni aggressive della Russia – vi si legge – costituiscono una minaccia alla sicurezza Euro Atlantica”.

Draghi: la Nato è l’alleanza più potente e vincente della storia

Intervenendo al summit di Bruxelles, Mario Draghi ha detto che nel mondo “le condizioni di sicurezza sono ancora in rapida evoluzione. Tuttavia, una cosa rimane la stessa: la centralità dell’Alleanza più potente e vincente della storia“, la Nato. E si è augurato che la Nato possa guardare anche all’instabilità dell’area del Mediterraneo. “La deterrenza e la posizione di difesa della Nato devono essere attuate attraverso un approccio di ampio spettro. Dovremmo guardare a tutte le direzioni strategiche, dalla regione indo-pacifica a un focus costante sull’instabilità della regione mediterranea”.

Nella Nato, ha concluso il premier, “i nostri obiettivi sono molteplici. Mantenere la nostra superiorità tecnologica collettiva ed essere pronti ad affrontare tutti coloro che non condividono i nostri stessi valori e il nostro attaccamento all’ordine internazionale. E sono una minaccia per le nostre democrazie”.

I dubbi di Sergio Romano: Biden vuole rilanciare la centralità degli Stati Uniti

 

Rilanciare la Nato, secondo l’ambasciatore Sergio Romano, ha un solo significato: delegare agli Stati Uniti la sicurezza globale. Un rischio per l’Europa. L’attivismo di Biden insegue un obiettivo: “Ridare agli Stati Uniti – spiega Romano in una intervista a Libero – la posizione centrale nella leadership mondiale che hanno avuto dal 1945 in poi”. Trump era molto meglio – assicura Romano – sotto questo punto di vista.

Sergio Romano: la leadership mondiale Usa toglie potere all’Europa

“Una leadership globale – continua l’ambasciatore – significa sempre sottrazione di potere ad altri soggetti, in particolare nel nostro caso all’Europa. Trump poteva risultare scontroso e talvolta volgare – a me era poco simpatico – ma la sua posizione contraria all’egemonia, al prendere decisioni per gli altri, era chiarissima. Biden, in modi stilisticamente migliori, vuole ristabilire la posizione centrale di Washington. È questo il vero significato del progetto dell’amministrazione democratica di restituire alla Nato il suo ruolo”.

La Nato può essere di intralcio all’integrazione europea

“Rilanciare l’alleanza atlantica – conclude – ha un solo significato: alla politica di sicurezza globale ci pensiamo noi Stati Uniti, noi abbiamo il monopolio della forza e prendiamo le decisioni. Anche: noi proteggiamo i nostri alleati. Ma tutto questo è un intralcio all’integrazione europea».

 

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