La rivoluzione 5Stelle, Osho e il siparietto Conte-Toninelli. “Onorevole a chi?”. “Pare che j’ho detto cotica”
Il nuovo corso di Giuseppe Conte comincia dal linguaggio. Poveri rivoluzionari del movimento. Archiviata per sempre la stagione del Vaffa, l’isteria anti-casta, l’impeto giacobino delle origini. Il leader in pectore ha intenzione di cambiare musica. E parole. Basta ascoltarlo ospite da Lucia Annunziata per capire che ‘niente sarà più come prima’. Parola d’ordine: cancellare il passato. E la retorica dell’uno vale uno tanto cara ai ministri militanti alla Toninelli. Spiazzati dall’ex premier, avvocato del popolo.
La rivoluzione di Conte: per me onorevole non è un insulto
“Per me onorevole non è una parola diffamatoria“, ha detto Conte a Mezz’ora in più su Rai 3, dipende da come si svolge il mandato”. Apriti cielo. L’appellativo era visto come la peste dai 5Stelle doc. Tutti chiedevano di essere chiamati semplicemente ‘cittadini’ in segno di disprezzo verso i deputati del Palazzo. Quello che dovevano aprire ‘come una scatoletta di tonno”. Per uno come Danilo Toninelli, il ministro delle gaffe insuperabili, è un affronto inaccettabile. Che Osho, al secolo Federico Palmaroli, immortala nella sua vignetta quotidiana.
In prima pagina su Libero il vignettista ironizza sulla rivoluzione semantica dei 5Stelle. E pubblica un siparietto immaginario tra Conte e l’ex ministro dei Trasporti. Nella foto si vede Toninelli indignato che dice “Onorevole a chi ào?. Immediata la replica dell’ex premier che parlando con un altro Cinquestelle sbotta: “Pare che j’ho detto cotica”.
Doppio mandato, per ora non è in agenda
Doppio mandato. Anche questo è un termine a rischio. Una parola da ‘rivoluzionare’ per il leader in pectore dei 5Stelle. Il doppio mandato è una gabbia per il baldanzoso Conte pronto a ricominciare da zero. “Non è nello statuto e non sarà nel nuovo statuto, è nel codice etico, quando sarà nel codice etico ce ne occuperemo”. Non è un mistero che l’ex premier abbia in testo di superarlo. Ma non può dirlo apertamente. “Su questo – dice Conte ospite della Annunziata – c’è la posizione di Grillo da considerare. Mi assumerò la responsabilità di formulare una proposta nel quadro della ragionevolezza. E poi coinvolgeremo gli iscritti”. Già il coinvolgimento orizzontale degli iscritti, un altro mantra. Rivoluzione in vista anche sulla struttura organizzativa : “Non avremo la forma del partito tradizionale quella novecentesca. Perché – dice con piglio accademico – sta attraversando un forte deficit. Avremo un’organizzazione in forma light ma ci sarà”.