“Le ragazze stuprate sono due”. La Procura chiede il rinvio a giudizio per Ciro Grillo e gli amici

4 Giu 2021 20:32 - di Guido Liberati
Grillo junior

La procura di Tempio Pausania ha chiesto il rinvio a giudizio per Ciro Grillo e i suoi tre amici nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta violenza sessuale di gruppo nei confronti di una ragazza italo norvegese. I fatti risalgono al luglio del 2019 e sarebbero avvenuti nell’abitazione di Grillo a Porto Cervo. La ragazza allora aveva 19 anni. L’udienza è stata fissata per il 25 giugno.

Il 25 giugno l’udienza decisiva

Nelle scorse ore era arrivata l’indiscrezione che il figlio del garante del M5S Beppe Grillo, aveva chiesto e ottenuto di venire risentito.  Il procuratore capo di Tempio Pausania, Gregorio Capasso, che coordina l’indagine, ha delegato i Carabinieri di Genova a raccogliere le dichiarazioni di Ciro Grillo, accusato di violenza di gruppo con tre suoi amici, Francesco Corsiglia, Edoardo Capitta e Vittorio Lauria, tutti genovesi di 22 anni. È stato lo stesso Grillo junior, attraverso il suo legale, Enrico Grillo, a chiedere di essere risentito una terza volta.

Altri due indagati nel caso della presunta violenza sessuale a casa di Ciro Grillo a Porto Cervo hanno, invece, rinunciato a essere interrogati ancora una volta, come avevano chiesto alla Procura dopo la chiusura delle indagini.

Ciro Grillo e il rinvio a giudizio

Tre settimane fa la Procura di Tempio Pausania ha chiuso le indagini per la seconda e proprio nei giorni scorsi scadeva il termine utile per l’eventuale richiesta di rinvio a giudizio. Ma i tempi si sono allungati ancora con le richieste dei nuovi interrogatori.

I quattro sono accusati di violenza sessuale di gruppo.  La Procura di Tempio accusa i quattro d’aver violentato la studentessa. I pm contestano a Ciro Grillo, Capitta e Lauria pure un secondo abuso. In questo caso commesso ai danni di un’amica, con alcune foto hard scattate alla ragazza mentre dormiva come se fosse una preda. I fatti contestati sono avvenuti alle prime ore del 17 luglio 2019. Gli indagati sostengono che tutti gli incontri siano stati consenzienti.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *