Lo scontro Grillo-Conte fa andare in tilt il Pd: chat bollenti tra i dem, che già accusano Letta
Il Pd osserva, al momento, in silenzio quanto sta accadendo nei 5 Stelle in questa giornata ad alta tensione. Lo scontro Grillo-Conte, l’ormai imminente addio dell’ex premier e la deflagrazione del M5S destabilizzano il partito di Letta. Ma si tratta di un silenzio apparente, perché le chat interne dei dem ribollono. Lo scontro al vertice che sta squassando il Movimento preoccupa non poco dalle parti del Nazzareno. Una preoccupazione ad ampio raggio: ne va di mezzo la tenuta del governo, la tenuta dei pentastellati sui prossimi passaggi parlamentari, a cominciare dal ddl Zan su cui il Pd sta puntando tutto. Ma “terremota” soprattitto la strategia delle alleanze per il voto alle prossime amministrative.
Scontro Grillo-Conte: psicodramma nel Pd
Nel Pd vivono male non solo le diatribe interne tra le 11 correnti attualmente censite. Vivono come uno psicodramma anche uno psicodramma altrui. “Ci stiamo avvicinando alla stessa maledizione che colpì Renzi nel 2018, andremo alle urne senza alleanze”: si sfoga una deputata, come riporta l’Adnkronos. Mentre dalle parti di Base riformista osserva un senatore fedelissimo dell’ex-capogruppo, Andrea Marcucci: “Letta paga anche per colpe non sue…”. Il riferimento è al ‘solito’ manovratore Goffredo Bettini, e a Conte ‘punto di riferimento dei progressisti’. L’avere puntato tutto sull’alleanza giallorossa mette il Pd in un cul-de- sac, ora che non si sa bene cosa rimarrà del movimento che fu. Conte parlerà lunedì, fanno sapere fonti grilline.
Base riformista: “Non pagheremo noi il conto del fallimento”
Ma lo scontro Conte-Grillo tracima nel dibatito interno del Pd. Molte voci nel partito mettono sotto accusa la “santa alleanza” con il Movimento che pure ha consentito loro di stare al governo pur perdendo le elezioni. Se la prendono con l’attuale segretario. “La responsabilità di Letta – continua sempre lo stesso senatore in chat- è quella di aver continuato a traccheggiare. Noi di Base Riformista ci siamo distinti per la freddezza nei confronti dell’alleanza strutturale. Non pagheremo noi il conto del prossimo fallimento“. Nel Pd, insomma, lo sport preferito è darsele di santa ragione, trovando colpevoli per un’alleanza coi grillini che ora diventa un problema per loro. Soprattutto in un momento drammatico, visto che non sono più neanche il secondo partito, sondaggi alla mano.
Nannicini: “Basta osservare le botte che volano mangiando pop corn””
Intanto, il senatore Tommaso Nannicini, uno dei pochi ad affrontare in chiaro il tema del caos M5S, invita i dem ad agire: “Potremmo sederci sulla riva del fiume e osservare le botte che volano nel #M5S. Ma la politica non è mangiare popcorn, piuttosto convincere gli elettori che #Grillo, sostenitore del modello cinese per l’Italia, dovrebbe tornare al suo nobile mestiere: il comico e basta”. Il M5S sta per esplodere, il Pd è alla frutta. E ora anche il governo potrebbe avere qualche raffreddore.