L’ultima puntata di Radio University: dalle parole di Mogol ai sondaggi e all’omaggio a Reagan
Ultima puntata di Radio University prima della pausa estiva. La trasmissione che vide protagonisti Ignazio La Russa e Walter Jeder dal 1976 in poi. è giunta al trentasettesimo episodio. Sabato sono stati protagonisti Giulio Rapetti, in arte Mogol, Francesco Alberoni, Giulio Tremonti, Gennaro Sangiuliano, Matteo Bassetti, Antonio Noto, Francesco Lollobrigida, Fausto Biloslavo, Marco Carucci e Daniela Santanchè.
Le parole di Mogol a Radio University
La trasmissione ha avuto inizip con il ricordo dell’amicizia tra La Russa e Mogol nata, intorno agli anni 90, nel corso di una partita di calcio – Nazionale cantanti contro Nazionale parlamentari. Gasparri e La Russa gli chiesero di poterlo toccare per poter dire essere entrati in contatto con il grande Mogol. Il paroliere poeta ha raccontato della sua università, alla quale si dedica da anni, immersa tra le foreste umbre presso la cittadella della cultura, convenzionata con la Gabriele D’Annunzio di Chieti-Pescara, che si sviluppa in quattro rami, autori, compositori, interpreti e scrittura poetica in cui si sono già diplomati più di tremila allievi.
Gli interventi di Alberoni e Tremonti
Sulle note di Mina, La mente torna, scritta da Mogol, in collegamento telefonico è intervenuto Francesco Alberoni ricordando l’uscita del suo libro: 1989-2019 il Rinnovamento del mondo. Dopo aver parlato di cultura, si è passati all’economia, con una domanda d’obbligo per Giulio Tremonti, posta da La Russa. «Che cosa vedi per il domani di questa Italia e cosa desideri?». Tremonti ha prontamente affermato: «L’economia non è a sé, dipende soprattutto dalla vita delle persone, dalla società, dalla mentalità e dalla cultura. È una fase difficile da decifrare, la nostra economia si sta riprendendo partendo dal basso. Spero che tutto vada bene, una quota della società, l’economia industriale va bene, mentre i servizi, quella che una volta si chiamava partite Iva, ha oggettivamente dei problemi. Comunque noi siamo un grande paese e stiamo sulla linea giusta».
La questione dei sondaggi
Poi è stata la volta di Antonio Noto, che ha spiegato come la validità dei sondaggi sta nella valutazione della sede storica. Bisogna capire il trend, per capire l’evoluzione del fenomeno. Quindi ad esempio l’evoluzione del consenso di un partito, se un partito è in aumento, stabile o sta diminuendo, al di la dei numeri il trend ci aiuta ad interpretare la realtà. Il trend di Fratelli d’Italia è un trend positivo, confermativo, continuamente verificato dal modo con cui la Meloni sta facendo opposizione patriottica, nell’interesse di tutti gli italiani. Ed è questo che premia.
Da Mogol all’omaggio a Reagan
A questo punto è intervenuto il direttore del TG2 in collegamento da Venezia, per la presentazione del suo libro Reagan, il presidente che cambiò la politica americana. È un omaggio all’ex presidente degli Stati Uniti consacrato come leader del movimento conservatore. Verso la chiusura, ha parlato l’on. Lollobrigida sul tema blocco navale insieme Fausto Biloslavo. Quest’ultimo ha sostenuto che il termine “blocco navale” non sia dei più felici. Ma la sostanza è di fondamentale importanza. A parere del capogruppo alla Camera per FdI – finché non cambierà la maggioranza parlamentare – sono poche le possibilità di far cambiare la politica dell’immigrazione clandestina. Daniela Santanchè ha chiuso la puntata parlando del caso Saman. Ha denunciato che nel 2020 ci sono state 24 Saman, ossia ragazze ammazzate in nome e per conto di una religione e di una cultura. «La ragazza pakistana è stata uccisa anche dal politicamente corretto e dal razzismo al contrario.