M5S, altro che disgelo, Grillo prende Conte a pesci in faccia: tu studia, il garante sono io
Altro che disgelo, M5S alla resa dei conti. Grillo sfida Conte: «Sono il garante, non un coglione». Nella galassia a 5 stelle oggi è il giorno della resa dei conti: quella tra Grillo e Conte. E come profetizzava il fondatore del Movimento all’epoca dei vaffa day e dei comizi urlati sparolacciando dal palco: ne resterà soltanto uno. I duellanti in campo sono agguerriti e ai feri corti. I due si fronteggiano a muso duro: con Grillo da una parte, che rivendica per sé imprinting e diritti di primogenitura sul Movimento. Deciso a sfidare Conte, il leader in pectore ancora in cerca di un’investitura formale. Così, in un doppio blitz, questo pomeriggio “l’Elevato” ha raggiunto Roma per incontrarsi con deputati e senatori. E, ufficialmente, per riportare ordine nel caos pentastellato. E invece, la maretta dei giorni scorsi diventa tempesta…
M5S, Grillo e Conte alla resa dei conti
La telefonata di ieri fra il leader in pectore Giuseppe Conte ed il garante del M5S ha sancito una sorta di tregua armata. Ma il vascello corsaro dei grillini deve salpare: anche se non tira proprio aria di bonaccia. Ma tant’è: e puntuale alle 17 Beppe Grillo varca la soglia della Nuova Aula dei Gruppi parlamentari, accolto dagli applausi dei proseliti disorientati e frammentati. Con lui, fa la sua comparsa alla riunione anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Così, dopo aver sbrigato velocemente la pratica della presentazione del nuovo simbolo del Movimento 2.0 (con la fatidica dicitura 2050), il padre nobile dei grillini ne approfitta per togliersi qualche sfizio e diversi pesi dallo stomaco. Tutto comunicato a nuora perché suocera intenda.
M5S, Grillo sfida Conte: «Io sono il garante, non sono un coglione»
Sono messaggi inviati infatti a Conte, quelli che Grillo dispensa alla platea. È al leader in pectore che il fondatore movimentista riserva bastone e carota. Partendo, nella sua dissertazione colorita, proprio dalla ri-affermazione del suo ruolo: «Io sono il garante, non sono un coglione». A cui segue: «Conte io ti sono utile, lo devi capire». Anche perché, prova a calare la carta cerchiobottista Grillo: «Questo Movimento ha bisogno di un visionario come me e di un integerrimo come Conte», ha quindi aggiunto l’ex comico genovese. Salvo poi tornare alle rigide regole statutarie affermando: «Io sono per i due mandati. Farei anche una legge. Ma lo metteremo al voto degli iscritti».
M5S, Grillo e Conte: ne resterà soltanto uno?
«Conte che ha bisogno di me. Non io di Conte»…
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