Maledetta Dad, aumentano bocciati e rimandati per troppe assenze dal pc. Colpa dei ragazzi?

25 Giu 2021 8:48 - di Redazione

Maledetta Dad. Anno durissimo per gli studenti, costretti a casa dalla pandemia. Con uno stop and go che ha penalizzato la continuità didattica. Il verdetto di giugno è inaspettato: aumentano i rimandati a settembre, i bocciati. E perfino i non ammessi alla Maturità.

Dad, aumentano bocciati e rimandati

Dopo il libera tutti dello scorso anno  con il 6 politico la musica è cambiata. Molti studenti sono stati respinti. O rimandati a settembre con molte materie. Colpa delle troppe assenze dal computer. Che vengono puntualmente registrate e quando superano il 25 per cento non consentono l’ammissione allo scrutinio finale.

Dispersione scolastica in aumento

Disconnessi, sonnolenti, sdraiati sul letto, furbetti. Alla fine dell’anno scolastico hanno pagato il conto. Molti hanno mollato proprio nelle ultime settimane. I contraccolpi psicologici della scuola a distanza, soprattutto per gli studenti più deboli, sono stati forti. Alcuni istituti hanno seguito l’invito del ministero dell’Istruzione a tenere conto delle difficoltà all’emergenza sanitaria. Altri hanno tenuto conto rigidamente delle assenze dello studente. E delle insufficienze.  E non hanno esitato a bocciare senza fare sconti.

Presidi e docenti alle prese con la pandemia

Molto è dipeso dai professori. Alcuni hanno fatto di tutto per non perdere gli studenti e riportarli nell’aula virtuale della connessione da remoto. Con ogni mezzo. Altri docenti sono stati inflessibili. Alla dispersione scolastica fisiologica, che in Italia è superiore alla media europea, si è aggiunta quella dovuta alla Dad. Basta dare un’occhiata per scoprire che anche sulla scuola l’Italia è a macchia di leopardo. In generale, però, la percentuale degli studenti che dovranno ripetere l’anno o che hanno il giudizio sospeso a settembre è aumentata.

Italia a macchia di leopardo

All’ istituto Devilla di Sassari i bocciati sono passati dal 6 del 2019 all’11% di quest’ anno, si legge in un servizio di Repubblica. “La pandemia ha accentuato la tendenza di alcuni ragazzi a lasciarsi andare”,  spiegano i prof. “E a rinunciare a una frequenza regolare. Fino a interromperla completamente». Così per i non ammessi alla Maturità. “Alcuni studenti si sono letteralmente arresi”, racconta la preside dell’istituto di Sassari. “Rinunciando alla frequenza. E alla presentazione dell’elaborato per l’esame”.

Decisioni drastiche ‘per il bene dei ragazzi’

In una decina di istituti di Palermo – riporta il quotidiano di piazza Indipendenza –  i bocciati sono saliti al ​​4%. Altrettanti  i non scrutinati per troppe assenze. Non va meglio all’istituto alberghiero Buontalenti di Firenze. I bocciati sono oltre 180 su 1.200 alunni (il 2,63% in più rispetto al 2019). “Abbiamo preso questa decisione drastica per il bene dei ragazzi”, chiarisce la preside, Maria Francesca Cellai. “Per 80 studenti non è stato possibile fare gli scrutini perché hanno smesso di frequentare o di collegarsi con il computer. La didattica a distanza ha mietuto vittime. E la promozione per tutti dello scorso anno si è fatta sentire. Spesso le bocciature sono frutto dell’accumulo di due anni di insufficienze.

Nel Lazio calano i bocciati, aumentano i rimandati

Altri istituti, invece, hanno usato la clemenza. “Abbiamo tenuto conto della didattica a distanza, delle chiusure, delle quarantene e delle difficoltà emerse”,  spiega Domenico Squillace, preside del liceo scientifico Volta. Dove i bocciati sono appena 20. Al tecnico per il turismo Marco Polo di Firenze, i bocciati sono scesi al 6,9%, nel 2019 erano il 7,6%. «La scelta di bocciare è avvenuta solo per le situazioni estreme”, spiega il preside. I liceo classico Galileo di Firenze ha complessivamente lo stesso numero di bocciati e sospesi del 2019.

L’incubo dei ricorsi al Tar delle famiglie

Nel Lazio, secondo le prime stime, è previsto un calo delle bocciature rispetto al 5,8% del 2019. Ma sono in aumento gli studenti col giudizio in sospeso. Al liceo Mamiani di Roma, spiega la dirigente Tiziana Sallusti, “abbiamo dato la possibilità di recuperare a settembre, tenuto conto della situazione anomala e difficile”. Insomma: molti più ragazzi hanno tante materie. Anche per evitare gli immancabili ricorsi al Tar delle famiglie.

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