Meloni, basta la parola… Il tweet di Myrta Merlino che scatena gli antifascisti da tastiera
Myrta Merlino pubblica su Twitter la chat privata con Giorgia Meloni. Via whatsapp la conduttrice e la leader di Fdi si danno del tu, con la prima che ricorda alla sua interlocutrice l’appuntamento negli studi de L’aria che tira su La 7, con Giorgia Meloni ospite dell’intervista andata in onda due giorni fa. Il tono è confidenziale: «Ciao Giorgia, ti ricordo che domani se a L’Aria che Tira alle 12.50. Sei pronta???», recita il messaggio della Merlino rinnovando l’invito al d-day televisivo. Qualche ora dopo, arriva la replica: «Ciao Myrta, come stai? Certo, sono contenta di tornare». Una risposta di cortesia, che ha stuzzicato la Merlino. Pronta a rilanciare e ad entrare subito nel vivo della conversazione, prima ancora del confronto nella imminente chiacchierata tv: «E per la corsa a Palazzo Chigi sei pronta?». Giorgia tiene a freno la curiosità scatenata della conduttrice. E come sempre: sul pezzo e abile nel replicare con ironia, risponde: «Palazzo Chigi già fatto. Sono stata la scorsa settimana a trovare Draghi, ma ero a piedi non di corsa», commenta infatti la numero uno di Fratelli d’Italia. Che dimostra, una volta di più, come non sia facile coglierla in castagna o trovarla impreparata ad arginare gossip e polemiche…
Myrta Merlino e la chat privata con Giorgia Meloni
Peccato che questi indubitabili doti oratorie e altrettanto innegabili capacità diplomatiche non servano ad arginare i soliti fustigatori dei costumi di turno. Quelli, per intenderci, solleciti nel guardare la pagliuzza nell’occhio altrui, e incapaci di intravedere la trave che offusca la loro vista. E giù con tweet e commenti irriverenti sulla chiacchierata informale tra il capo dell’opposizione e la conduttrice de La 7. Quella postata sui social con lo screenshot dell’invito, con tanto di emoji e quesito su Palazzo Chigi. E accolto dai più con faccine sorridenti e simboli di approvazione.
I soliti luoghi comuni degli immancabili leoni da tastiera
Lo stesso poi preso di mira dagli immancabili leoni da tastiera, pronti a sferrare l’attacco virtuale, abilmente nascosti dietro nickname e falsi profili. Quelli sempre in prima linea contro il pericolo “fascista”. Solleciti nell’evocare a ogni piè sospinto l’incubo “razzista”. Ossessionati dal mainstream di sinistra che inneggia al buonismo per tutti, tranne che per i competitor politici. E che si riempiono la bocca di slogan propagandistici su potere alle donne e quote rosa: ma rigorosamente a patto che siano le donne che dicono loro le candidate in pole position.
L’idea di Giorgia Meloni a Palazzo Chigi fa tremare i militanti di sinistra
Insomma, la questione è talmente seria che non vale nemmeno la pena citare i tweet e i retweet che si susseguono sulla bacheca social di Myrta Merlino: a sua volta bersaglio di polemiche e recriminazioni. E inserita in un fantomatico microcosmo di «giornalisti con la schiena dritta» che avrebbero «deciso che (Giorgia Meloni) deve starci simpatica. La umanizzate, la sdoganate, l’incensate: volete farci abituare all’idea»… Un tema molto più serio delle disquisizioni social buttate là con livore e tra gli insulti, da commentatori politici improvvisati. Un argomento accreditato all’attenzione della pubblica opinione a suon di sondaggi e riscontri.
Dai sondaggi, l’ipotesi del sorpasso di Fdi sulla Lega e di una vittoria del centrodestra
Basterà dire, allora, come sottolinea anche Il Tempo, tra gli altri, in queste ore, che in base agli ultimi sondaggi Fratelli d’Italia è al 20,1% e tallona la Lega di Matteo Salvini ferma al 21,4%. Numeri importanti che confermo un consenso e una fiducia elettorale che va ben oltre gli spauracchi urlati sul web da qualcuno. E che aprono, ogni giorno di più, alla concreta possibilità che nelle prossime elezioni politiche possa effettivamente concretizzarsi il sorpasso a destra. Come all’eventualità che, in caso di vittoria del centrodestra, la Meloni da capo dell’opposizione possa diventare la prima donna Presidente del Consiglio. Con buona pace dei social e dei suoi odiatori di professione…