Meloni: «Sospendere il dibattito sul ddl Zan: Draghi risolva il contenzioso col Vaticano»
La nota inviata dalla Santa sede sul ddl Zan pone una questione di “contenzioso tra due Stati sovrani che hanno un Concordato, che hanno degli accordi, che una delle due parti ritiene che rischi di essere violato. Nel mentre riteniamo che vada sospeso il dibattito in attesa che si risolva la controversia». Lo dice Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia e dei Conservatori e riformisti europei, in un’intervista rilasciata a Bruxelles a Studio aperto.
Meloni incontra Gentiloni
Poi parla dell’Ue. «Abbiamo incontrato il commissario Gentiloni per porre alcune questioni soprattutto legate al rapporto tra la Commissione europea e le sfide che attendono l’Italia. Noi continuiamo a essere un po’ preoccupati per lo sviluppo del Recovery fund, che pure abbiamo sostenuto, soprattutto per la parte di prestiti che l’Italia dovrà affrontare nel caso in cui nel 2023 dovesse tornare operativo il Patto di Stabilità, perché con le attuali regole la nostra ripresa economica sarebbe molto distante».
«Non è difficile contestare quello che non funziona»
Il giornalista le chiede come si “fa a fare opposizione a Draghi in un momento in cui si parla del Recovery fund e sembra sia difficile contestare il modello europeo”. «Io non credo che debba essere difficile contestare quello che non funziona», risponde la leader dei Conservatori. «Il che non vuol dire distruggere. Il che vuol dire farlo con un obiettivo di costruzione. Anzi dall’opposizione questo è un lavoro che si può fare meglio. Perché i partiti di una maggioranza sono vincolati alla lealtà verso quella maggioranza. Che però spesso significa silenzio». (Guarda il video).
Giorgia Meloni nel corso dell’intervista ha parlato anche degli incontri importanti avuti a Bruxelles. «Tre bilaterali con tre primi ministri di Slovenia, Ungheria e Polonia. I temi sono stati quelli del Consiglio europeo: immigrazione e sviluppo economico».