Multinazionali, arriva la tassa minima globale del 15%. L’accordo storico tra i Paesi del G7

5 Giu 2021 20:50 - di Redazione
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I ministri delle Finanze del G7 hanno raggiunto uno storico accordo su una tassazione minima a livello globale per i profitti delle grandi multinazionali. Accordo che punta a colpire soprattutto le multinazionali del settore tecnologico, come Amazon e Microsoft, istituendo una tassazione minima a livello globale sui loro profitti (corporate tax). Lo ha annunciato con un tweet il cancelliere dello Scacchiere britannico, Rishi Sunak. L’accordo prevede una tassazione minima del 15% sui profitti delle grandi multinazionali, da applicare a livello globale. Il passaggio in sede di G7 era ritenuto fondamentale per un’approvazione della nuova regola a livello di G20.

Multinazionali, tassazione con un’aliquota del 15%

L’aliquota minima di “almeno” il 15% – sulla quale i membri del G7 hanno raggiunto lo “storico” accordo – prevede che le multinazionali del settore tecnologico “paghino le tasse in ognuno dei paesi in cui operano”. E “non solo dove hanno la loro sede”. Lo precisa una nota della presidenza britannica del G7 in cui di parla di un “giusto livello” di tassazione.

Nella nota si riporta un commento del cancelliere dello Scacchiere Rishi Sunak che ricorda come «questa storica riforma fiscale è qualcosa sulla quale il Regno Unito ha fatto pressioni e un enorme beneficio per i contribuenti britannici, con la creazione di un sistema fiscale più equo adatto al 21° secolo». Sunak si dice «orgoglioso che il G7 abbia dimostrato una leadership collettiva in questo momento cruciale della ripresa economica globale».

Tassazione multinazionali, Amazon: «Ora dibattito in G20»

«Riteniamo che un processo guidato dall’Ocse per creare una soluzione multilaterale contribuirà a portare stabilità al sistema fiscale internazionale». Lo sottolinea un portavoce di Amazon in una nota all’Adnkronos, spiegando che «l’accordo tra i Paesi del G7 segna un gradito passo in avanti nell’impegno per raggiungere questo obiettivo. Speriamo di vedere proseguire questo dibattito all’interno del più ampio gruppo di Paesi del G20 e della alleanza Inclusive Framework».

Facebook: «Importante passo in avanti»

Facebook «ha da tempo auspicato una riforma delle regole sulla tassazione globale»: per questo «salutiamo con favore l’importante passo in avanti fatto al G7». Lo scrive in un tweet il vice presidente degli affari globali e della comunicazione di Facebook, Nick Clegg. «L’accordo odierno è un primo passo significativo verso la certezza degli investimenti e il rafforzamento della fiducia pubblica nel sistema fiscale globale» ha aggiunto. «Vogliamo che il processo di riforma della tassazione internazionale abbia successo» conclude Clegg. Che riconosce come questo «potrebbe significare che Facebook pagherebbe più tasse e in luoghi diversi».

L’auspicio di Google

Alla luce dell’accordo sulla tassazione delle società trovato al G7, Google esprime «un forte sostegno al lavoro svolto per aggiornare le norme fiscali internazionali». Un portavoce del colosso tech ha espresso anche «l’auspicio che i Paesi continuino a lavorare insieme per garantire un accordo equilibrato e duraturo che venga concluso presto».

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