Omicidio George Floyd, l’ex poliziotto condannato a 22 anni e mezzo. «Sentenza storica»
Dovrà scontare 22 anni e mezzo di carcere l’ex agente di polizia Derek Chauvin per la morte dell’afroamericano George Floyd, avvenuta il 25 maggio dello scorso anno, nel corso di un fermo di polizia. La sentenza è arrivata dal tribunale di Minneapolis che si è pronunciato dopo che Chauvin, alla fine di aprile, era stato ritenuto colpevole di omicidio di secondo grado dalla giuria.
Omicidio Floyd, l’ex poliziotto dovrà scontare 22 anni e mezzo di carcere
La difesa dell’ex poliziotto aveva chiesto la sospensione della condanna, mentre l’accusa aveva chiesto 30 anni di carcere. L’ex poliziotto è stato riconosciuto colpevole anche di omicidio di terzo grado e omicidio colposo di secondo grado. «Voglio fare le mie condoglianze alla famiglia Floyd» aveva detto in aula l’imputato Derek Chauvin poco prima della condanna. «Mio figlio è un brav’uomo» aveva detto Carolyn Pawlenty, madre dell’ex agente.
Il giudice Peter Cahill ha spiegato che alla sua decisione è allegato un memorandum di 22 pagine per spiegare le sue motivazioni. «La mia decisione non è basata sulle emozioni, e non vuole inviare alcun messaggio», ha aggiunto Cahill.
Il legale della famiglia Floyd
L’ha definita “una sentenza storica” Ben Crump, il legale della famiglia Floyd in una nota perché, scrive, «per una volta, un agente di polizia, che ha ingiustamente tolto la vita a un uomo di colore, è stato ritenuto responsabile». «Giorno dopo giorno, anno dopo anno, la polizia uccide i neri senza conseguenze. Ma oggi, con la sentenza di Chauvin, facciamo un significativo passo avanti, qualcosa di inimmaginabile fino a pochissimo tempo fa». «Coloro che hanno alzato la voce per chiedere giustizia per George Floyd devono sapere che il loro attivismo ha fatto la differenza».