Pingitore: «Il ddl Zan porta a censure ideologiche, va modificato. Sempre se si può ancora parlare…»
Covid con ironia, per sdrammatizzare un po’. Il maestro Pierfrancesco Pingitore racconta all’Adnkronos il suo ritorno in scena dopo il fermo forzato dovuto alla pandemia. Lo fa con uno spettacolo in cui mette a nudo gli aspetti cruciali che hanno vissuto gli italiani in questo anno e mezzo.. “L’emozione c’è, non lo posso negare. Torno in scena con un nuovo spettacolo, che si intitola ‘Se la panchina parlasse 2’, dove racconto come si può ben immaginare l’epopea del Covid, del vaccino, delle polemiche. Ci sarà credo da ridere”.
Pingitore: “Tra covid e attualità, con ironia”
“E’ il seguito di uno spettacolo che abbiamo inaugurato l’altr’anno – spiega il regista e autore teatrale- e che era rimasto in cartellone pochi giorni. Ora l’abbiamo aggiornato secondo i recenti avvenimenti del nostro paese: e si può immaginare quali siano”. Lo show andrà in scena a Villa Massimo di Roma dal 30 giugno al 4 luglio”, fa sapere Pingitore. Che rivela: “E’ uno spettacolo di forte attualità e anche di varietà, tutto incentrato su una panchina pubblica di un parco: qui si incontrano vari personaggi. Amanti, fidanzati, persone che discutono, vaccinati, non vaccinati, virologi disoccupati“, ironizza.
Pingitore: “Se due vaccinati si incontrano…”
Per fare qualche esempio: “Uno degli incontri sulla panchina è fra due vaccinati con diverse tecniche che rivendicano ciascuno la bontà del proprio vaccino -spiega-. Ma c’è anche l’incontro di due scienziati disoccupati che non possono più apparire in televisione. E c’è anche un premio intitolato ‘Quanto sei zozza Roma’: vi partecipano alcuni cittadini romani che hanno sotto casa il maggior cumulo di immondizia, con tanto di intervento della sindaca Raggi”. La compagina è formata dal team che rappresenta lo ‘zoccolo duro’ del lavoro di Pingitore: Martufello, Manuela Villa, Morgana Giovannetti, Federico Perrotta, Valentina Olla e Alessandro Tirocchi. Le scene e i costumi sono di Graziella Pera, le musiche di Edoardo Simeone e testi e regia di Pierfrancesco Pingitore.
“Il ddl Zan merita di essere ancora discusso
Non poteva mancare un suo giudizio sull’argomento del giorno sul quel incombono polemiche di fuoco: “Il ddl Zan secondo me merita di essere ancora discusso – spiega Pingitore il suo punto si vista- . Mentre la finalità è assolutamente condivisibile, perché non è tollerabile che ci siano aggressioni da parte di chiunque a causa di discriminazioni dovute all’identità sessuale. Ma al tempo stesso gli articoli della legge – non la legge in sé- vanno rivisti perché secondo me possono provocare delle censure ideologiche“. “Le censure ideologiche sono possibili nelle pieghe della legge -spiega –. Che, quindi, dovrebbe essere ancora discussa e portata ad un utilizzo pienamente liberale. Questo il mio parere, sempre se è possibile parlare ancora“, conclude Pingitore con una puntura ironica.