Plastica monouso, FdI-Ecr scuote il governo: «La direttiva Ue è dannosa, incoerente e di facciata»
«Le linee guida della nuova direttiva Ue sulle plastiche monouso, che vieta l’utilizzo di plastiche biodegradabili e additivate, è totalmente incoerente con gli investimenti pianificati dalla stessa Ue. E un danno per molte aziende italiane che hanno investito risorse e tecnologie sul biodegradabile. Il governo intervenga subito e utilizzi il diritto di “riserva” per impedirne l’entrata in vigore, visto che lo stesso ministro Cingolani ha bocciato la direttiva». È quanto affermano gli europarlamentari di FdI-Ecr, Nicola Procaccini, responsabile del dipartimento Ambiente di FdI, Carlo Fidanza, capo delegazione di FdI al Parlamento europeo e Pietro Fiocchi, componente della commissione Ambiente dello stesso Parlamento.
Plastica monouso, la direttiva europea
Dal prossimo 3 luglio, infatti, entrerà in vigore la direttiva europea Sup (Single use plastic), che porterà al divieto dell’utilizzo di posate, piatti, cotton fioc, cannucce, tazze, bicchieri e imballaggi in materie plastiche in tutti i paesi membri. La disposizione, che è stata approvata nel 2019.
FdI-Ecr: «Criteri che obbediscono a pozioni ideologiche»
«La nuova direttiva sulla plastica – spiegano i parlamentari di FdI-Ecr – inoltre, conferma la sensazione che dietro una certa furia ambientalista nelle istituzioni europee, si nascondano interessi economici che nulla hanno a che fare con la difesa dell’ambiente e che quasi sempre portano a provvedimenti di facciata ma poco utili per la tutela del territorio. È inconcepibile che la linea strategica su cui l’Europa sta più puntando anche in termini economici per il futuro, la cosiddetta transizione ecologica, continui a essere guidata da criteri che obbediscono a posizioni ideologiche e non invece ai reali interessi dei cittadini e dei territori».
L’Ue sulla plastica monouso
Proprio ieri la Commissione europea ha fornito orientamenti sulle norme sulla plastica monouso. E ha adottato una Decisione di esecuzione relativa al monitoraggio e alla comunicazione degli attrezzi da pesca immessi sul mercato e dei rifiuti di attrezzi da pesca raccolti. In base alle norme dell’Ue del 2019 – si legge – in materia di plastica monouso, entro il 3 luglio di quest’anno gli Stati membri devono garantire che determinati prodotti di plastica monouso non siano più immessi sul mercato dell’Unione. Gli orientamenti mirano a garantire che le nuove norme siano applicate correttamente e uniformemente in tutta l’Ue.