Quirinale, Berlusconi coltiva la «speranzella». Urbani: «Per questo spinge sul partito unico»
Ci pensa. Certo, la sua, per dirlo con Giuliano Urbani, è una «speranzella». Ma, pur se flebile di fronte alle oggettive difficoltà, la coltiva, anche giocandosi le sue carte, come quella del partito unico. Silvio Berlusconi, non solo secondo i retroscenisti, ma anche secondo chi gli è vicino e secondo chi lo conosce bene, non avrebbe mai messo da parte il sogno di andare un giorno al Quirinale. Dando seguito così a quella che chiamano la “profezia di Pertini”, ovvero l’aneddoto secondo cui il presidente della Repubblica, incontrando l’allora imprenditore rampante, gli avrebbe pronosticato un suo futuro approdo al Colle.
«Berlusconi ha la speranzella di andare al Quirinale»
«Berlusconi ha ancora dentro di sé una speranzella di andare al Colle, e dico speranzella perché sa bene che si tratta di una partita difficile», ha detto Urbani all’Adnkronos. Dunque, per l’ex ideologo azzurro e fondatore di Forza Italia, il Cav «è proprio per coltivare questa speranzella che a lui fa gioco il partito unico, ovvero avere tutti insieme dietro di sé…».
Una partita complicata
Dunque, il proposito di dare vita a un partito unico del centrodestra, più che guardando ai sondaggi su Forza Italia, si dovrebbe leggere guardando al Quirinale. La prospettiva in sé non è mai stata esclusa né da Matteo Salvini né da Giorgia Meloni, mentre il coordinatore azzurro Antonio Tajani ha più volte ammesso «il sogno» di «vedere il nostro presidente al Quirinale». Tutti, però, a partire da Berlusconi sono consapevoli di quanto la partita sia complicata e si giochi su numeri strettissimi, anche nell’ipotesi che dovessero arrivare i voti dei renziani Italia Viva e di Coraggio Italia di Giovanni Toti e Luigi Brugnaro, con i quali per la verità i rapporti sono al momento piuttosto tesi.
Berlusconi, il Colle e la “profezia di Pertini”
Ciononostante, comunque, il leader azzurro pare che anche negli ultimi giorni non abbia nascosto la sua tentazione quirinalizia a chi gliene chiedeva conto. Dunque, non avrebbe mai dimenticato quella che i fedelissimi di Arcore hanno ribattezzato la “profezia di Pertini”, che lo stesso Cav raccontava fino a qualche anno fa. L’aneddoto riguarda un colloquio che l’allora imprenditore Berlusconi, fresco di cavalierato del lavoro, ebbe con il presidente della Repubblica proprio al Quirinale. In quella occasione, al momento dei saluti, Pertini gli avrebbe detto che «un giorno la ritroveremo qui, dalla mia parte della scrivania».