Rave party nel Lodigiano, caccia agli organizzatori. FdI: Lamorgese intervenga, basta con simili raduni
Occupazione abusiva di terreni aggravata. E questo il reato, secondo quanto apprende l’Adnkronos, che la procura di Lodi è pronta a contestare agli organizzatori – in corso di identificazione – del rave clandestino di sabato sera in un’ex cava abbandonata, di proprietà privata, a Maleo (Lodi), comune dove si registra la presenza di alcuni contagiati con la variante Delta.
La Procura vuole procedere per occupazione abusiva aggravata
In violazione delle norme anti Covid – senza mascherine e senza distanziamento – un migliaio di giovanissimi hanno preso parte all’evento non autorizzato che si è volto a pochi chilometri da Codogno, città simbolo della prima ondata di pandemia in Italia. Una volta identificati tutti gli organizzatori, la procura guidata da Domenico Chiaro provvederà all’apertura del fascicolo contro di loro.
Il sindaco di Maleo (Lodi): quei ragazzi se ne sono fregati dei tanti morti per Covid
Il sindaco di Maleo Dante Sguazzi ha commentato il rave con queste parole: “Fa molto male vedere tantissime persone, almeno 700, tutti giovanissimi fregarsene delle normative Covid e stare senza mascherina con un rischio contagi molto forte. Fa male perché abbiamo fatto tanti sacrifici e ho pensato ai tanti morti per coronavirus”.
Sguazzi fa anche il punto sui contagi nella zona. “A contagi siamo messi male: siamo in controtendenza rispetto al trend provinciale e nazionale. Abbiamo un focolaio di 11 positivi tre dei quali del ceppo Delta, si tratta di due nuclei familiari allargati e l’ipotesi dei sanitari è che lo siano anche gli altri contagiati”. L’auspicio è “che non si ripeta più” e che dal rave non si crei un nuovo focolaio.
Interrogazione di FdI: basta raduni del genere
Sulla vicenda FdI ha presentato una interrogazione (Tommaso Foti, Emanuele Prisco, Giovanni Donzelli e Marcello Gemmato) nella quale si chiede ai Ministri della Salute e dell’Interno di impartire ferree disposizioni per impedire in futuro raduni simili al rave party no mask illegale che si è tenuto nel Lodigiano. “La presenza delle Forze dell’Ordine nella zona – scrivono gli interroganti -ha garantito il presidio della stessa, ma non lo svolgimento dell’iniziativa cui hanno preso parte molte persone in evidente stato di alterazione – indotto da alcol e droghe – tenuto conto che risultavano addirittura allestiti dei banchetti per la vendita delle sostanze stupefacenti”.