Saman, in un nuovo video le sue ultime immagini: era con gli indagati. E spunta un super-testimone
Saman, nell’inchiesta sulla sua scomparsa spunta un nuovo video con le ultime immagini della 18enne pakistana ancora in vita: era con alcuni degli indagati. Non solo. Stando alle ultime indiscrezioni, la Procura disporrebbe anche della presenza di un super-testimone. Una figura chiave che però gli inquirenti non avrebbero ancora ascoltato. Le ultime indiscrezioni sulle indagini alla ricerca di Saman Abbas, la 18enne pakistana scomparsa dal Reggiano dopo aver detto no alle nozze decise per lei dai genitori fanno pensare al peggio. Infatti, secondo quanto riferisce in queste ore Il Resto del Carlino, è negli atti della procura un nuovo video in cui la diciottenne svanita nel nulla da più di un mese, esce di casa con i cugini – ad oggi alcuni degli indagati – senza fare più ritorno.
Saman, in un nuovo video le ultime immagini della ragazza in vita
In base a queste immagini, forse le ultime che riprendono la ragazza pachistana ancora in vita, gli inquirenti hanno avviato l’indagine per omicidio e occultamento di cadavere a carico di cinque persone: il padre, la madre, lo zio e i due cugini. Le telecamere, in quelle giornate di fine aprile, riprendono solo loro. Nessun altro. La diciottenne, quindi, secondo gli inquirenti al lavoro sul caso, sarebbe stata uccisa e poi seppellita nelle campagne dietro casa. In questi giorni, allora, procedono le ricerche del corpo di Saman.
Le ricerche di Saman nei dintorni di casa…
Si cerca lungo i canali vicini alla ditta agroalimentare in cui lavorava il padre della giovane. Nei campi vicino casa della ragazza dove, un altro video spuntato nell’indagine grazie a una telecamera di sorveglianza, riprenderebbe 3 persone armate di badili e strumenti di lavoro. Diretti nelle campagne della zona. Dove si sarebbero trattenuti dalle 19.15 circa del 29 aprile, rientrando verso le 21.50. E la spiegazione di quell’episodio immortalato nelle immagini filmate dall’occhio digitale di una spedizione di lavoro, non convince gli inquirenti…
Nel video Saman esce di casa con alcuni degli indagati
Mentre sarebbe proprio quest’ultimo video, secondo quanto riporta Il Resto del Carlino, ad aver dato il via alle indagini. Un video che, per gli inquirenti, potrebbe aver ripreso la giovane per l’ultima volta, presumibilmente in compagnia dei suoi carnefici. La procura, infatti, teme i parenti possano aver ucciso Saman perché contraria al matrimonio combinato con un cugino in Pakistan. E quel filmato di cui accennavamo poco sopra, proveniente dalla telecamere di sicurezza nei pressi dell’abitazione della ragazza la sera del 29 aprile. Quello che registra i tre uomini che con due pale, un secchio contenente un sacchetto azzurro e un piede di porco, e che si addentrano nei terreni limitrofi per fare ritorno oltre due ore dopo, confermerebbe l’ipotesi accusatoria degli inquirenti. Le persone riprese in video sarebbero, del resto: lo zio e due cugini di Saman.
Ecco cosa non torna agli inquirenti
Tutto torna, allora, con gli ulteriori passaggi dell’inchiesta: il fermo in Francia di un cugino della 18enne scomparsa, effettuato dalle autorità d’oltralpe proprio quando l’uomo era in procinto di partire per Barcellona: in fuga senza documenti validi. Il precipitoso ritorno in patria dei genitori e del fratello della giovane, improvvisato in fretta e furia senza alcun preavviso ai datori di lavoro da parte dei genitori della ragazza. Il ritorno in Italia annunciato dal padre3 di Saman per il 20 maggio scorso, e ancora non avvenuto. Le strane dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dal genitore della 18enne, secondo cui la figlia sarebbe in vita e si troverebbe in Belgio da dove, affermava il padre lo scorso 30 maggio, non vorrebbe venir via.
Spunta un supertestimone: potrebbe dare una svolta alle indagini
Tutti tasselli di un mosaico giallo che hanno fin qui convinto gli inquirenti – che non credono alla versione dei familiari di Saman – ad indagare per omicidio e occultamento di cadavere. Tutti passaggi investigativi a cui potrebbe dare una svolta concreta la testimonianza di un minorenne, in qualche modo coinvolto nella vicenda, di cui riferisce oggi, per esempio, il sito del Tgcom24. Un’audizione che però la procura, al momento, non avrebbe ancora acquisito.