Tra i giovani cresce l’uso della droga sintetica e delle nuove sostanze psicoattive molto pericolose
È allarme droga. La sinistra vuole da sempre la legalizzazione della cannabis senza parlare dei danni che provoca ai giovani. A maggio da FdI è arrivato un nuovo pressing sul governo in materia di lotta alla droga. «L’Italia vive una drammatica emergenza droga. Ed è necessario che lo Stato dia alle comunità, alle associazioni e agli operatori del servizio pubblico strumenti nuovi. Ed efficaci per combatterla», aveva detto Giorgia Meloni. Parole che sono state confermate dai dati. Proprio in queste ore è arrivato l’allarme sul consumo crescente delle droghe sintetiche, grazie anche alla rete che ne consente l’acquisto. A mettere in evidenza questo aspetto è la Relazione annuale per il 2020 della Direzione centrale per i servizi antidroga, organismo interforze del Dipartimento di pubblica sicurezza.
Droga, l’allarme della Direzione servizi antidroga
«Una specifica riflessione, sia in relazione agli effetti della pandemia che all’entità dei sequestri, deve essere riservata alle droghe sintetiche. Il dato dei sequestri mostra un incremento esorbitante (+13.896%), considerando il “peso”, dovuto soprattutto a due rinvenimenti effettuati, nel giugno del 2020, nel porto di Salerno, per complessivi kg 14.005 di amfetamina, verosimilmente destinata a mercati diversi da quello nazionale. Al netto di tali rilevanti episodi – sottolinea la relazione – la quantità di droghe sintetiche sequestrata nel nostro Paese appare, tutto sommato, ancora contenuta. Defalcando dai totali la rilevantissima partita indicata, gli indici percentuali indicano, rispetto all’anno precedente, una sostanziale parità per le sostanze di sintesi rinvenute “in polvere” (-0,12%) e un sensibile decremento per la presentazione “in dosi o compresse” (-68,76%)».
Il consumo cresce tra i più giovani
Ma, avverte la Dcsa, «è necessario non “ridimensionare” il fenomeno del consumo, che alimenta l’offerta di queste droghe. In termini assoluti, anche se si tratta, al netto dei sequestri eccezionali citati, di circa 18.000 compresse e di poco più di kg 100 di stupefacente caduti in sequestro, occorre evidenziare che la diffusione di preparati sintetici, sia stimolanti che depressori del Sistema nervoso centrale, cresce, soprattutto tra i più giovani e, ciò, grazie alle potenzialità della “rete” sempre più frequentemente utilizzata per procurarsi le sostanze d’abuso prodotte in laboratorio, così come i medicinali contraffatti o sviati da circuiti legali».
«Costante espansione della domanda»
«La minaccia, nonostante un progressivo coinvolgimento delle organizzazioni criminali, attratte dalla costante espansione della domanda e dei conseguenti profitti, non è ancora ai livelli delle altre sostanze, ma è ipotizzabile che, già nei prossimi anni, il dispositivo di contrasto debba accrescere la propria capacità di intervento nel territorio virtuale – e misurarsi con le sue insidiose modalità di implementazione della domanda, cioè piazze di spaccio digitali, ordini telematici e transazioni via web, che utilizzano, per recapitare lo stupefacente, il sempre più vorticoso sistema delle spedizioni postali tipiche dell’era dell’e-commerce».
Droga, nuove modalità di cessione
In questo contesto, «le restrizioni sanitarie, imposte dalla pandemia, hanno concorso a creare le condizioni per lo sviluppo di nuove modalità di cessione di modesti quantitativi di questo tipo di stupefacenti, la cui contrattazione avviene on line, avvalendosi delle potenzialità del dark web e del surface web, e la commercializzazione attraverso piattaforme social e consegne a domicilio. Sono state documentate, in proposito – ricorda la Relazione – attività di spaccio “porta a porta” svolte da pusher “travestiti” da rider o tramite l’utilizzo del “car sharing” o ancora mimetizzati da runner o da dog sitter per lo spaccio all’interno di parchi o giardini».
Droghe sintetiche e sostanze psicoattive
Speculare a quello delle droghe sintetiche è il fenomeno della cosiddette Nuove sostanze psicoattive, «molecole per la maggior parte di origine sintetica ottenute attraverso una costante manipolazione delle strutture chimiche di base di psicotropi già sottoposti a controllo, prodotte con l’obiettivo di immettere sul mercato clandestino sostanze, sottratte ai controlli, perché non ricomprese nelle Tabelle internazionali». Nell’anno in esame, riferisce la Dcsa, «le Forze di Polizia ne hanno intercettate 91, di cui 33 non ancora “tabellate” (principalmente cannabinoidi, catinoni e oppioidi), che si andranno ad aggiungere alle 50 incluse nel 2020 negli elenchi delle sostanze vietate per effetto di appositi provvedimenti del Ministro competente. Tali sostanze non sono, al momento, ancora particolarmente diffuse nel nostro Paese. È necessario, comunque, tenere alto il livello di attenzione per evitare di essere colti di sorpresa da nuovi fenomeni di consumo, che, per alcuni Stati oltreoceano, rappresentano ormai una vera e propria emergenza per la salute pubblica».
Droga, morti per eroina
Si interrompe, dopo tre anni consecutivi di continua crescita, il trend delle morti per overdose che, nel 2020, con una differenza in meno di 66 unità, scende a quota 308, evidenziando, in termini percentuali, una diminuzione del 17,65% rispetto al 2019, anno in cui le morti per droga erano arrivate a 374 unità.