Variante indiana, lo studio di Lancet: i vaccini ci proteggono ma solo al 70-80 per cento
Il rischio di ricovero in ospedale dopo essere rimasti contagiati con la variante Delta (indiana) del coronavirus è quasi doppio rispetto a quello della variante Alfa (inglese), ma due dosi di vaccino forniscono comunque contro di essa una forte protezione, sebbene inferiore rispetto alla variante inglese. E’ quanto rileva una ricerca pubblicata su Lancet, della quale dà conto la britannica Sky News.
La variante indiana ormai dominante nel Regno Unito
Secondo i dati analizzati dai ricercatori, la variante indiana è la forma predominante di coronavirus nel Regno Unito e si ritiene che sia al 60% più contagiosa di quella inglese. Come per le precedenti varianti del virus, anche nel caso di quella indiana le persone che corrono più rischi di ospedalizzazione sono quelle con patologie preesistenti.
La prima dosa del vaccino protegge ma solo dopo 28 giorni
I vaccini riducono il rischio di ospedalizzazione, ma occorrono 28 giorni dopo la somministrazione della prima dose per riscontrare forti effetti di protezione contro la variante indiana. In particolare, il vaccino Pfizer-BioNTech fornisce contro questa variante una protezione del 79%, rispetto al 92% di protezione con la variante inglese.
Per il vaccino Oxford-AstraZeneca, invece, si rileva una protezione del 60% contro le infezioni dovute alla variante indiana, rispetto al 73% della variante inglese.
Rasi: la variante indiana è un grosso enigma
La variante indiana è un grosso enigma” e occorre “vedere se provoca una forma di influenza o una malattia grave, va studiata molto bene e occorre sequenziare molto”. E’ quanto afferma Guido Rasi, ex direttore esecutivo dell”Agenzia europea del farmaco Ema e consulente del commissario straordinario all’emergenza coronavirus, generale Francesco Paolo Figliuolo.
In Inghilterra mai così tanti casi di Covid da marzo
In Inghilterra non si registravano così tanti casi di coronavirus da marzo, e la causa è proprio la diffusione della variante indiana. Lo rivela un nuovo studio, pubblicato dalla Bbc e dall’Independent, che mostra come in una contea su dieci in Inghilterra si registrino una media di 100 contagi su 100mila persone. E questo a causa della rapida diffusione della variante Delta, diagnosticata per la prima volta in India, e ora ampiamente presente soprattutto nel nordovest dell’Inghilterra.