Visin Seid suicida per razzismo? I genitori smentiscono: “Lettera vecchia, altri i motivi”
Il suicidio di Visin Seid, ex calciatore delle giovanili del Milan, ha sconvolto non solo il mondo del calcio, ma tiene banco anche nel dibattito politico. Anche il segretario dem, Enrico Letta, ha riservato un pensiero al ventenne di origine etiope, che si è impiccato nella sua casa di Nocera Inferiore, dove viveva con i genitori.
Gli stessi genitori hanno smentito le strumentalizzazioni di queste ore. “Il gesto estremo di Seid non deriva da episodi di razzismo”. Dunque, i familiari smentiscono la tesi circolata in queste ore su un possibile collegamento tra il drammatico suicidio del figlio e ciò che lui, tre anni fa, ha denunciato sui social.
A scatenare i commenti politici sulla morte del giovane ex calciatore, è stato un post su Facebook della dottoressa Rita D’Antuono, una psicoterapeuta di Nocera Inferiore che da alcuni anni aveva in cura Visin Seid.
La sua psicoterapeuta ha pubblicato una lettera di 30 mesi fa
All’indomani della notizia del suicidio del suo paziente, la psicologa ha postato immediatamente sui Social un post che il ragazzo aveva scritto nel 2019 su Facebook. Non un messaggio d’addio, né una lettera scritta nell’imminenza del suicidio, come pubblicato erroneamente su alcuni siti. Un messaggio, tra i tanti, scritto 30 mesi fa, prima ancora del lockdown che ha destabilizzato tante vite, non solo quelle delle persone più fragili.
Quello che scrive Seid nella lettera è diventato rapidamente virale. La pubblichiamo integralmente alla fine di questo articolo, solo perché la professionista che lo aveva in cura ha deciso deliberatamente di condividere quel vecchio post tra i tanti. C’è da dire pure che, sulla stessa pagina Fb dove ha pubblicato il post del suo paziente, la psicologa campana ha ostentato la sue spiccate simpatie per l’estrema sinistra (Potere al Popolo) e una sfrenata ostilità contro Salvini e Meloni. Quindi, che abbia scelto proprio quel post del giovane suicida, non appare casuale.
“Visin Seid ha vissuto un’infanzia difficilissima”
Sul giovane ragazzo etiope, emerge in queste ore un’altra testimonianza toccante. Lascia intuire la straordinaria sensibilità del ragazzo. Ecco cosa diceva di lui, nel 2016, uno dei suoi talent scout, Stefano Cirillo, allenatore professionista, responsabile di una scuola calcio e del progetto tecnico della società “ViesseSport”.
“Visin Seid è arrivato in Italia all’età di 7 anni dall’Etiopia ed è stato adottato da una famiglia di Nocera Inferiore, papà Walter e mamma Maddalena. Quando Seid aveva 9 anni, dopo averlo visto giocare, lo abbiamo subito inserito nella nostra scuola calcio e ricordo che per tre anni ha effettuato il tragitto Nocera-Torre Annunziata quasi tutti i giorni. L’Inter aveva opzionato Seid sin dall’età di 11 anni ma, al compimento dei 14, lo abbiamo dato al Milan in quanto i nerazzurri avevano titubato un po’ anche per via dell’ingresso di Thohir in società che ne ha rallentato la trattativa. Quella di Vesin Seid è veramente una storia da raccontare in quanto in Etiopia il ragazzo ha vissuto un’infanzia difficilissima e, una volta in Italia, è stato prima amato e coccolato dalla famiglia di Nocera e poi acquistato dal Milan che rappresenta uno dei club più titolati al mondo”.