Avvertite Lamorgese che la Libia è invasa dalla variante Delta. In Puglia 300 sbarcati, 33 positivi
Qualcuno avverta il ministro Lamorgese (e magari anche quello della Salute, Speranza) che i migranti portano il Covid. Almeno quelli che arrivano dalla Libia, dove la variante Delta imperversa.
I numeri fanno paura. Dati che non dovrebbero far dormire sonni tranquilli a chi predica distanziamento sociale, mascherine e divieto di assembramenti per gli italiani. Ma che non fa altrettanto per gli immigrati.
La Variante Delta spaventa la Libia: frontiere chiuse
I numeri parlano chiaro. Nelle ultime 24 ore le autorità sanitarie in Libia hanno registrato 2854 nuovi casi di covid-19, il numero più alto dall’inizio dell’epidemia nel 2020. Lo ha reso noto il Centro nazionale libico per il controllo delle malattie sulla propria pagina Facebook precisando che sono 8 i nuovi decessi. I nuovi casi, ha dichiarato il responsabile del Comitato scientifico del Centro nazionale per il controllo delle malattie, sono il sintomo dell’arrivo di una terza ondata causata dalla presenza della variante Delta. Per cercare di fermare i contagi il governo di Tripoli ha chiuso scuole e università fino a nuovo ordine, fermato le frontiere aeree e terrestri con la Tunisia, e disposto per le amministrazioni pubbliche la limitazione al 25% dei funzionari in ufficio.
La Libia ha registrato in totale 204.090 casi confermati di covid e 3.240 morti. Sono poco più di 425.000 le persone vaccinate contro il covid secondo il piano nazionale di vaccinazione in un paese che conta circa 6,7 milioni di abitanti.
Allarme nell’hotspot di Taranto
Non è solo la variante Delta in Libia ad allarmare. I migranti che sbarcano arrivano positivi in percentuali altissime. “Quello che si sta verificando in queste ore nell’Hotspot di Taranto è la cronaca di una tragedia annunciata. Dei circa 300 migranti arrivati per essere sottoposti a quarantena, sono già stati riscontrati 33 positivi al Covid. I quali, ovviamente, si sono immediatamente confusi con gli altri”. Questo l’allarme del sindacato di Polizia, Coisp. “Ogni giorni sono tantissimi coloro che violano le restrizioni e si danno alla fuga abbattendo le recinzioni del Centro e forzando i servizi di vigilanza. Nelle ultime ore, infatti, – ha detto Domenico Pianese, segretario generale del Coisp – decine di migranti sono fuggiti dall’Hotspot, ma soltanto alcuni sono stati rintracciati e ricondotti al suo interno. In queste condizioni è a rischio la salute dei poliziotti e dei cittadini, poiché la fuga incontrollata di coloro che, nonostante la positività al covid, scappano dall’hotspot, rappresentano un moltiplicatore incontrollato dei contagi”.
Ora lo sanno anche Lamorgese e Speranza. Non potranno più ostinarsi a sostenere che “i migranti non portano il Covid”.