Bruciate le auto di due poliziotte a Rebibbia: la destra solidarizza con gli agenti, la sinistra tace
Le auto private di due appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria in servizio nel carcere di Roma Rebibbia sono state bruciate a seguito di un lancio di molotov e distrutte dalle fiamme appiccate nella notte da ignoti. A dare la notizia è il sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe), che esprime ”solidarietà alle due colleghe” ed auspica che si faccia luce.“Quel che è avvenuto questa notte nel parcheggio delle auto private del personale in servizio nella Casa Circondariale femminile di Rebibbia a Roma merita di essere approfondito con estrema attenzione – sottolinea il segretario generale del Sappe Donato Capece – Va chiarito se, come sembra, si è trattato di una vera e propria intimidazione ai danni di due poliziotte penitenziarie del carcere romano da persone non identificate, che hanno incendiato le auto nella notte”.
La sinistra tace su Rebibbia, la destra solidarizza con i poliziotti
Al momento non si registrano, sul fronte politico, dichiarazioni indignate e richieste di interventi severi come dopo la divulgazione delle immagini degli agenti di polizia penitenziaria che si erano macchiati di abusi ai danni dei detenuti del carcere di Santa Maria Capua Vetere.
Anche Roberto Saviano, per ora, tace.
Reazioni forti arrivano invece dai sindacati e dalla destra. “Auspico che le indagini facciano piena luce su questo grave e inquietante episodio”, dichiara Capece che stigmatizza come, “dopo le gravi vicende di Santa Maria Capua Vetere, sono state molte le prese di posizione inneggianti all’odio verso il Corpo di polizia penitenziaria ed i suoi singoli appartenenti da parte dell’area extraparlamentare ed antagonista in tutta Italia”. “La Polizia penitenziaria è e rimane un Corpo di Polizia dello Stato sano e fondamentale a garantire l’ordine democratico e la sicurezza dei cittadini”, conclude Capece. “Il vile incendio delle autovetture private di due poliziotte penitenziarie avvenuto nella notte all’interno del parcheggio riservato al personale della Casa Circondariale femminile di Roma Rebibbia è atto gravissimo, di vera e propria violenza, che si unisce a una molteplicità di intimidazioni, fatte anche di scritte sui muri delle città, volantinaggio e telefonate minatorie. Il segnale sembra chiaro, dalle parole si sta passando ai fatti” dichiara Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria.
Fratelli d’Italia dalla parte degli agenti penitenziaria
“La mia vicinanza alle due agenti della Polizia penitenziaria del carcere femminile di Rebibbia, dove la scorsa notte ignoti hanno incendiato con molotov le loro autovetture. Un fatto preoccupante che segue al recente episodio, nello stesso istituto di pena, e che ha visto esplodere cinque colpi di arma da fuoco contro il muro di cinta del carcere. Ora un altro atto intimidatorio contro le Forze dell’Ordine che quotidianamente svolgono il loro dovere senza dotazioni adeguate e risorse umane appropriate. Il ministro dell’Interno Lamorgese prenda posizione e intervenga per garantire le dovute tutele e prevedere – a fronte di quanto sta accadendo – anche un servizio di vigilanza esterno al carcere”, dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi.
“Quello che è avvenuto, la scorsa notte, nel parcheggio antistante il carcere femminile di Rebibbia, a Roma, è davvero inquietante. La mia solidarietà alle due agenti della Polizia Penitenziaria, alle quali, ignoti hanno bruciato le rispettive auto private”, aggiunge, in una nota, il Questore della Camera e Coordinatore della Direzione Nazionale di Fratelli d’Italia Edmondo Cirielli.
“Siamo di fronte ad un evidente tentativo di intimidazione al Corpo della Polizia Penitenziaria, su cui auspico si faccia chiarezza in tempi rapidi – continua – Alla luce di questo ennesimo episodio di violenza, però, chiedo al ministro della giustizia Marta Cartabia come intende tutelare i poliziotti penitenziari da questo clima d’odio creato, nelle ultime settimane, da una campagna politica e mediatica di delegittimazione davvero vergognosa. Il segnale sembra chiaro, dalle parole si sta passando ai fatti”.
“E’ urgente, quindi, un intervento diretto del governo prevedendo, ad esempio, servizi di vigilanza e pattugliamento all’esterno delle carceri più esposte ed adeguati servizi di protezione in favore degli operatori penitenziari più a rischio – conclude – Ci aspettiamo un segnale forte dal premier Draghi e dal ministro Cartabia: lo Stato deve salvaguardare in tutti i modi chi indossa una divisa e garantisce la legalità e la sicurezza all’interno nelle carceri”.
La Russa in visita a San Vittore
Non c’è solo Rebibbia, però. Il vicepresidente del Senato Ignazio La Russa, insieme al coordinatore di Fratelli d’Italia a Milano, Stefano Maullu, e al consigliere comunale Enrico Marcora, ha visitato oggi il carcere di San Vittore. “Ci siamo informati sulla condizione dei detenuti, ma soprattutto con eguale misura abbiamo portato il nostro sostegno e la nostra solidarietà alla polizia penitenziaria”, ha detto La Russa al termine della visita, sottolineando che “si sbaglia in tutte le categorie, dagli avvocati ai medici, ma quando sbaglia la polizia penitenziaria o chiunque indossi una divisa di servitore dello Stato, va subito e per più giorni in prima pagina, dimenticandosi della quotidianità di chi è la prima linea contro chi non ha rispettato, non rispetta e spesso non vuole rispettare le regole e la legge”.
Per questo il vicepresidente del Senato ha espresso alla polizia penitenziaria “sostegno, solidarietà e vicinanza. E un partito come il nostro che riconosce ai servitori dello Stato un ruolo di particolare rilievo non potrebbe fare diversamente”. A livello locale, sulle questioni di competenza comunale, Fratelli d’Italia – come ha spiegato il consigliere Enrico Marcora – avanza quattro proposte per favorire gli agenti di Polizia penitenziaria: la possibilità di iscrivere i figli agli asili comunali vicini alle carceri in cui lavorano e, per quanto riguarda San Vittore, di fruire di convenzioni con asili privati; di utilizzare sempre e gratuitamente i parcheggi per residenti e a pagamento; di usufruire di sconti sugli abbonamenti Atm e di case in affitto a prezzi calmierati di proprietà comunale o di cooperative.