Centrodestra, Berlusconi: «Uniti nella diversità. Daremo all’Italia il buongoverno che merita»

16 Lug 2021 13:55 - di Michele Pezza
Berlusconi

Matteo Salvini ci mette la mano sul fuoco: «Il centrodestra è unito. Gli avversari non sono mai in casa e io sto cercando di spegnere ogni tipo di polemica». Il leader della Lega è a Milano, alla presentazione del candidato sindaco Luca Bernardo. In collegamento telefonico c’è Silvio Berlusconi mentre a rappresentare Fratelli d’Italia, c’è la coordinatrice regionale Daniela Santanché. I rapporti sono tesi  dopo che FI e Lega hanno fatto asse a spese di FdI, estromettendolo dal cda Rai. Non proprio un gesto da alleati. Salvini prova a minimizzare. E a chi gli chiede se questo potrà mettere a repentaglio la compattezza della coalizione, risponde: «Mi rifiuto di pensarlo».

Berlusconi: «Siamo attesi dalla grande prova»

La tensione però c’è. E si coglie tutta nelle parole della Santanché. «Il centrodestra per noi è importante – polemizza -, ma ogni tanto vedo che non è importante per tutti». Gelo. Cosicché è toccato a  Berlusconi tentare di mediare via etere una ricomposizione con il partito di Giorgia Meloni. «Nel centrodestra – ha ricordato l’ex-premier – convivono sensibilità diverse. Ma sappiamo che ci unisce una visione comune del futuro delle città e della nazione. Tutto questo – ha aggiunto – va al di là di ogni polemica contingente o legittima rivendicazione. Io credo nel futuro del centrodestra: abbiamo il dovere di dare a Milano e fra due anni all’Italia un buon governo».

«Il governo Draghi è legato alla pandemia»

Un obiettivo che Berlusconi presenta come la «grande prova». Per lui coincide con un centrodestra europeo, i cui punti di riferimento sono «le radici giudaico-cristiane e il liberalismo». Il fondatore di Forza Italia ha indugiato molto sul tema dell’Europa («sarà sempre più il nostro punto di riferimento») e sulle risorse messe a disposizione attraverso il Recovery Fund, definito «un vero piano Marshall». Grazie ad esse, ha assicurato «l’Italia e Milano ripartiranno». Rileva invece molto sotto il profilo politico, il passaggio dedicato da Berlusconi al governo Draghi, da lui collegato alla «fase di emergenza» innescata dalla pandemia. «Fra due anni – ha concluso -, quando la parola tornerà ai cittadini, quando la politica tornerà alla normalità democratica, daremo all’Italia il buongoverno che merita».

 

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