Conte e Grillo trovano l’accordo: la farsa finisce a tarallucci e vino dopo che erano volati stracci
Alla fine la farsa è finita, il duello all’ultimo sangue tra Grillo e Conte è finito a tarallucci e vino dopo settimante di discussioni su statuto, cavilli e ruoli di potere. Il “nuntio vobis gaudium magnum” è partito dalla bicca del reggente Vito Crimi: “Beppe Grillo e Giuseppe Conte hanno trovato l’accordo sulla nuova struttura del Movimento: si voterà a breve per il nuovo statuto e il nuovo presidente del M5S”. La melassa retorica di contorno. Parla Di Maio e pensa che siamo tutti idioti e immemori di quanto accaduto in Cdm sulla riforma della Giustizia: “Io sono qui per dirvi – giura Di Maio – che noi ministri non cerchiamo scuse. Ma allo stesso tempo vi chiedo di non credere alle leggende metropolitane o a fantomatiche pressioni arrivate“. Così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio durante l’assemblea M5S tenta di smentire quello che è ormai cronaca.
Conte e Grillo, farsa finita, accordo trovato dopo essersi detti di tutto
“Beppe Grillo e Giuseppe Conte hanno definito concordemente la nuova struttura di regole del MoVimento 5 Stelle. Il MoVimento si dota così di nuovi ed efficaci strumenti proiettando al 2050 i suoi valori identitari e la sua vocazione innovativa. Determinante è stato il contributo scaturito dal lavoro svolto dal comitato dei sette che Grillo e Conte ringraziano”: questo si legge nel comunicato letto in assemblea dal reggente Crimi.
I social si scatenano: “Determinanti i saggi? No…i seggi!”
I social a questa frase si sono scatenati e la satira corre su twitter. “Contrordine compagni! la frase del reggente Crimi – determinanti i saggi contiene un errore. E pertanto va letta: determinanti i seggi!”. Un commento affilato sulla pagina di satira politica La voce della fogna, coglie bene il senso non tanto recondito di questa pace ritrovata.
“Un momento storico per il M5S, è stata davvero dura, afferma il capogruppo M5S Ettore Licheri. Mentre il ministro degli Esteri Luigi Di Maio twitta: “Abbiamo sempre creduto nel dialogo”. La senatrice Paola Taverna: “Qualche giorno fa sembrava impossibile raggiungere un accordo. Ma l’intelligenza e l’amore per il M5S di Beppe e Giuseppe alla fine hanno prevalso. Ora ripartiamo con coraggio”.
Gli eletti ai ministri:”L’accordo sulla giustizia è una schifezza”
Champagne? Insomma. Nell’assemblea di oggi pomeriggio ci si aspettava uno scontro di fuoco tra gli eletti grillini e i quattro ministri in quota M5S. A far infuriare i parlamentare gialli era stato l’accordo sulla giustizia trovato con il ministro Marta Cartabia. Un compromesso che non è stato gradito né dalla base né dall’ex premier Conte. Tanto da spingere la “fronda contiana” a valutare la possibilità di sfilarsi dall’esecutivo. E infatti gli eletti non si sono fatti attendere: “L’accordo sulla giustizia è una schifezza”, dicono ai ministri. La Sarti è la più infuriata: “Lesa la nostra dignità, vogliamo delle scuse. In Parlamento andremo con le mani libere”. Sulla questione ha voluto fare chiarezza Stefano Patuanelli, provando a placare gli animi. “Se non avessimo accettato quel testo (modificato) ne sarebbe uscito uno ancora più distante da noi. Abbiamo voluto salvaguardare un percorso parlamentare”: queste sarebbero state le sue parole secondo l’Agi. Il ministro dell’Agricoltura avrebbe poi voluto precisare che da Conte e Grillo ci sarebbero state “richieste d’informazioni, ma nessuna interferenza da loro”.
Il comico Toninelli: “Grillo-Conte, la coppia più bella del mondo”
Ci mancava la battua finale da cabaret. Non l’ha detta Grillo, ma Toninelli: “Avanti uniti! Grillo e Conte hanno trovato accordo per il nuovo statuto del #M5S. Come ho già detto sono la coppia migliore che la politica possa avere. E a tutti quelli che sognano da anni la morte del MoVimento rispondo che continueremo ad essere il loro peggiore incubo”. Toninelli non perde un assist per rendersi ridicolo.
Conte ingoia gli insulti di Grillo
Peggio di lui fa solo l’ex premier Conte. Che con un pelo sullo stomaco lungo chilometri ingoia le offese che Grillo gli ha dispensato nelle scorse settimane: “Sono pienamente soddisfatto dell’accordo raggiunto con Beppe Grillo, con il quale in questi giorni ho avuto modo di confrontarmi direttamente più volte. Ringrazio anche i 7 componenti del comitato che hanno portato avanti questa mediazione”, scrive su Facebook l’ex premier. Che cosa non si fa per il potere.