Ddl Zan, i “due Matteo” coppia di fatto della politica italiana. Il cardinale Parolin la “benedice”

10 Lug 2021 15:35 - di Michele Pezza
Parolin

Pare ci sia anche la mano del Vaticano dietro l’entente cordiale tra i “due Matteo“. Questo, almeno, è quanto sostiene il Corriere della Sera in un retroscena che svela la «convergenza di interessi» tra Salvini e Renzi. Entrambi, una settimana fa, hanno ricevuto una telefonata del cardinale Parolin, il segretario di Stato del Papa, che li esortava a migliorare il ddl Zan. Salvini non ne aveva bisogno, mentre Renzi non se l’è fatto dire neppure due volte. E si capisce: la telefonata del “ministro degli Esteri” del Vaticano è di per se stessa un riconoscimento politico. Significa che l’altra sponda del Tevere non considera i «due Matteo» una semplificazione giornalistica bensì un potenziale fulcro della politica italiana.

Parolin: «Cercate di far migliorare il testo»

E anche questo spiega perché l’esortazione di Parolin ha trovato terreno fertile. Lo conferma la cronaca spicciola di questi giorni, con Salvini e Renzi subito all’opera con l’obiettivo di condurre Enrico Letta a più miti consigli. Non sappiamo, tuttavia, con quanta intima convinzione, dal momento che la lotteria del voto segreto in Senato potrebbe mettere in guai seri il Pd ed il suon segretario. Il merito del provvedimento c’entra poco. Soprattutto per Renzi, che ha tutto da guadagnare dal cecchinaggio dei franchi tiratori sul ddl Zan.

I due leader tra Verdini e Santa Sede

Dovesse accadere, gli verrebbe facile addossarne la colpa all’ostinazione con cui Letta ha tenuto il punto sottraendosi di fatto ad ogni mediazione. Per Salvini, invece, la chiamata di Parolin suona come presa d’atto della sua leadership nel centrodestra e, quindi, di interlocutore obbligato per la sinistra. Per l’uno e per l’altro non è poco. Tanto più se si pensa che come collante fra i due è stata sempre evocata la figura di Denis Verdini, toscano come Renzi e suocero di Salvini. Come a dire che mentre tutti guardavano dalle parti del “Diavolo“, a benedire la coppia di fatto della politica italiana ha provveduto direttamente Dio.

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