E’ online il sito del centro studi Dodici querce dedicato alla memoria di Tony Augello
E’ stato presentato ieri a Roma il sito online del centro studi Dodici querce. Iniziativa che nasce in memoria di Tony Augello, il capogruppo di An al Comune di Roma morto nel 2001. Il sito (https://www.dodiciquerce.it/) si propone da un lato di custodire la memoria di oltre un quarantennio di storia politica e culturale della destra romana, rendendo progressivamente accessibili immagini, documenti, testi, riviste che furono espressione di quel mondo (in particolare La Contea, la seconda serie della rivista Linea, i numeri usciti della rivista Segnavia).
Il centro studi Dodici querce e il sito online
Dall’altro, nella sezione dedicata alle news, l’associazione si riserva uno spazio di intervento e di approfondimento sui temi che caratterizzano l’attualità dei nostri giorni, anche attraverso i contributi dei più autorevoli collaboratori delle “Dodici querce”.
Si tratta di un cantiere aperto – ha detto Andrea Augello presentando l’iniziativa insieme con Vincenzo Piso – aperto a tutti quelli che vorranno contribuire ad approfondire un patrimonio che non va dimenticato o trascurato.
La destra e la memoria trascurata
Se c’è un elemento che la destra deve urgentemente recuperare – soprattutto quella destra che si definiva sociale e popolare – è proprio la memoria del passato, una memoria consapevole e attiva, che non può fermarsi al semplice omaggio a chi non c’è più ma deve semmai raccoglierne le sfide sempre attuali e sempre stimolanti. Le sfide sempre utili alla comunità di appartenenza e alla nazione tutta.
Un libro su Tony Augello scritto dal fratello Andrea
A settembre Augello pubblicherà anche un libro, dedicato al fratello Tony, scritto in occasione del ventennale della sua morte. Il libro racconta l’avventura politica di un gruppo fortemente radicato a Roma che in Tony Augello si riconosceva e che ne apprezzava la passione e l’impegno.
La destra, i consensi, la capacità di visione
Tony Augello era proprio il simbolo concreto di una missione politica che sapeva innovarsi e al tempo stesso aveva radici profonde. Militante coraggioso negli anni ’70. Politico lungimirante negli anni ’90. Uno che ha sempre creduto che per la destra il salto di qualità non poteva provenire solo dai voti conquistati ma soprattutto dalla capacità di visione e di progetto.
Oggi, non si tratta solo di commemorare, ma di riprendere quel cammino. E lo studio, l’approfondimento, l’analisi sono metodi essenziali che superano il cinguettio social e ne neutralizzano l’effetto straniante. Un centro studi può diventare, in definitiva, un salutare ritorno alla realtà. Un’alternativa al linguaggio dell’immediato, fatto di post indignati e inconcludenti. Che scadono dopo 24 ore.