Feltri: “Inglesi sprofondati in una bassezza disgustosa. Noi trattati da figli di un Dio minore”
Tutto in una notte: Vittorio Feltri e gli inglesi. “In una sola notte essi sono riusciti a distruggere una solida reputazione durata secoli. All’improvviso la loro buona educazione è andata a farsi friggere. È bastata una partita di pallone per mandare in vacca la ottima fama dei londinesi”. Il direttore editoriale di Libero non si capacita. Guarda e riguarda tutti i video della serata di Wembey e non può che vergare un editoriale al vetriolo. Non è un detrattore dell’ultimora, anzi. Firmando l’editoriale del quotidiano oggi in edicola esordisce scrivendo: “Ho sempre ammirato e tentato di copiare lo stile degli inglesi: nell’abbigliamento maschile sono sempre stati maestri; praticamente per primi hanno adottato il sistema democratico, altro che i greci che in fondo amministravano lo Stato come fosse un condominio accessibile a una oligarchia. Non so cosa sia successo nelle teste dei britannic…”
Inglesi, figuraccia. Feltri: “Rozzi e volgari”
Dopo avere visto l’ipocrisia del politicamente corretto andare in fumo dopo due rigori sbagliati. Dopo avere visto la maleducazione del principe William nei confronti di Mattarella, trattato come un capo di Stato di serie B, Feltri si dice sconcertato. “All’improvviso la loro buona educazione è andata a farsi friggere”. “Trasformandosi in cafoni degni soltanto di essere deplorati. Hanno trattato gli italiani come figli di un Dio minore e anche minorato: il loro comportamento ci è rimasto impresso perché rozzo e volgare. Allo stadio hanno relegato il nostro presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una tribuna diversa da quella dove prendevano posto i cosiddetti reali, principi e baroni capaci solo di rompere i coglioni”. Tirando le somme, il giudizio è pessimo: “Così naturalmente gli organizzatori della serata si sono assicurati di rimediare una figura da peracottari”.
Nell’editoriale Feltri, che, ricordiamo, è tesserato e candidato di FdI a Milano, ripertica tutti gli “orrori” andato in scena dopo la sconfitta da parte dell’Italia: le medaglie che i calciatori inglesi si sono tolti dal collo; le offese ignobili agli atleti di colore che hanno fallito dal dischetto del rigore; il principe William che si alza e se ne va. Li abbiamo ampiamente sottolineati e commentati. Per cui Feltri conclude così: “Noi italiani saremo pasticcioni, non abbiamo uno spiccato senso per la organizzazione, sia nello sport sia nel lavoro; ma stavolta siamo stati all’altezza e gli inglesi sono sprofondati verso una bassezza disgustosa. Ci sforzeremo di continuare a stimarli, dato che si sono conquistati la Brexit, ma faremo molta fatica”.