Il green pass è “un’imposizione nazista”. I vigili di Roma si ribellano, Raggi: non ci rappresentano
La ribellione al green pass corre anche sulle chat private di alcuni vigili urbani di Roma. Ne dà notizia Il Messaggero. I vigili ribelli si sono scambiati messaggi dove appare una bandiera verde con la svastica e la scritta: «Green pass obbligatorio, lotta perché non accada».
I vigili romani non faranno le multe per il green pass?
“Viene subito da chiedersi – scrive il quotidiano romano – con quale lena i caschi bianchi che arrivano ad un accostamento così delirante – le regole per scongiurare la quarta ondata del Covid paragonate a un regime totalitario tra i più sanguinari del Novecento – sanzioneranno poi i cittadini sprovvisti di doppia dose seduti al ristorante al chiuso, o in viaggio, o agli eventi per cui sarà obbligatorio?”.
Milani (Sulpl): il paragone col nazismo non è improponibile
La risposta giunge da Marco Milani, segretario romano aggiunto del Sulpl, il sindacato unitario dei lavoratori della polizia locale. «Il paragone con il nazismo è improponibile? – dice Milani – Forse sembrerà improponibile oggi, ma quando c’era il nazismo la stessa scienza ti diceva per esempio che l’omosessualità era una malattia e quindi se non ti curavi dovevi metterti la stella gialla. Ora, ottant’ anni dopo, la scienza dice cose diverse».
Sul green pass “non c’è obbligo di contravvenzione”
E specifica poi che “farà di tutto per non essere destinato ai controlli sul green pass. Poi stiamo parlando di dpcm, sono solo atti amministrativi, hanno la stessa valenza della doppia fila: puoi fischiare e dire guarda, spostate oppure fare la multa. Non c’è obbligo di contravvenzione». Poi chiarisce di non essere no vax: «Vedrete il tasso di applicazione delle contravvenzioni per il green pass, sarà nullo. E attenzione: non sono mica no-vax, io sono vaccinato, ma non vaccinerò mai i miei figli. Per tutti i minori dovrebbe essere così, non c’è motivo».
Raggi: paragone col nazismo è vergognoso
La sindaca di Roma Virginia Raggi ha preso le distanze: “La Polizia Locale di Roma Capitale rispetta la legge e la fa rispettare – ha affermato – Chi dice il contrario non ci rappresenta. Mi preme sottolineare alcuni aspetti a tutela degli agenti della mia polizia, finiti in una polemica che non li riguarda: dall’iniziativa hanno preso subito le distanze il comando di Polizia Municipale di Roma Capitale e i principali sindacati di categoria. Il paragone con il nazismo è davvero vergognoso. Una grande mancanza di rispetto anche verso tutte le vittime di quella che è stata una delle pagine più buie della storia dell’umanità”.