Il Pd per difendere il ddl Zan infrange il ddl Zan e parte l’insulto omofobo: Scalfarotto “froc..ne”
Diventa un caso la battuta di Rosamaria Sorge, già candidata per il Pd a Civitavecchia, contro Ivan Scalfarotto di Italia Viva. Il quale è da giorni al centro di una gogna social che vede la sinistra e il mondo Lgbt sbizzarrirsi in insulti e ferocie di ogni tipo. Succede anche al Pd di lasciarsi andare all’invettica e, soprattutto se in ballo c’è la legge Zan, di passare sopra al fatto che l’insulto sia anche omofobo. Così l’esponente dem Rosamaria Sorge se ne esce con un sorprendente: “Voglio essere politicamente scorretta, Scalfarotto frocione di me…”.
Italia Viva se l’è presa a male
Ovviamente, se a dire ciò fosse stato un esponente di centrodestra si sarebbe detto che in Italia esiste un pericolo costante di omofobia violenta. Siccome a dirlo è una di sinistra, si tratta di un’innocua battuta. Ma Italia Viva se l’è presa davvero a male stavolta.
Bellanova chiede a Letta di prendere le distanze
E Teresa Bellanova chiede ai compagni del Pd di prendere in merito una posizione chiara. “Mi chiedo – dice Bellanova – cosa ne pensi Enrico Letta delle parole vergognose di Rosamaria Sorge, iscritta, dirigente Pd e ex candidata a Civitavecchia per il partito. Non stiamo forse esagerando? È questo l’esempio che vogliamo trasmettere, mentre cerchiamo di approvare una legge necessaria che condanna odio e discriminazione?”.
Italia Viva: abbiamo chiesto a tutti dialogo e confronto
“Dall’inizio abbiamo chiesto a tutte le forze politiche dialogo e confronto, con l’obiettivo di risolvere le criticità e approvare quanto prima una legge giusta. Gli insulti e il conflitto politico esasperato non conducono da nessuna parte, se non a maggiore odio. Se davvero vogliamo che la politica porti a casa risultati concreti, capaci di avere davvero un’influenza sulla vita dei cittadini, il metodo da seguire è un altro: quello del dialogo”, prosegue.
“E l’allargamento piattaforma dei diritti delle persone non può e non deve assolutamente contemplare il restringimento del diritto delle opinioni altrui. Su questo almeno dovremmo essere tutti d’accordo”, conclude Bellanova.
La risibile giustificazione di Rosamaria Sorge: l’ho detto, ma è colpa della destra
La stessa Rosamaria Sorge si è giustificata in un post su Fb: “Pare che una mia battuta ironica, riportata fuori dal contesto abbia scatenato un putiferio in città; vengo sollecitata dai miei stessi compagni a chiedere scusa. Ma l’ironia dove l’avete relegata? Il politicamente scorretto osannato ultimamente dalle destre porta a potere scrivere frasi come la mia; si chiede scusa se l’intenzione era di offendere non se l’intenzione era quella di sottolineare un atteggiamento della destra a cui Italia Viva presta la sua attenzione, spingendo a trovare un compromesso che annacqua la legge e toglie quell’identità di genere che è nella storia e nel vissuto degli individui per ricacciarli dentro ruoli e stereotipi; mi dispiace che sia stata fraintesa da tutti, forse avrei dovuto essere più prolissa e dare una risposta più articolata ma togliere quella risposta ad un post significa dare corpo ai fraintendimenti. Chi mi conosce personalmente e conosce le mie frequentazioni poteva magari fare uno sforzo in più e non fermarsi alle solo parole”.
Una giustificazione triste e comica allo stesso tempo: l’ho detto – è il succo del discorso – ma non era mia intenzione offendere, quello è il linguaggio della destra. E la destra che esalta il politicamente scorretto a essere colpevole di quell’insulto. Ma lo ha detto lei, non uno di destra. Però va bene lo stesso: quando si arrampicano sugli specchi i dem risultano quasi simpatici nella loro incapacità di riconoscere i propri difetti. Forse vanno “rieducati”, proprio come la Cirinnà suggerisce di fare con chi predica l’orgoglio etero…