La Marinella – Ostia Lido
La Marinella
Via Litoranea, 200 – 00124 Lido di Ostia – Roma
Tel. 06/56470215
Sito Internet: www.lamarinella.com
Tipologia: pesce
Prezzi: antipasti 10/25€, primi 14/15€, secondi 15/23€, dolci 4/7€
Giorno di chiusura: mai in Estate
OFFERTA
Tra i tanti ristoranti sparsi sul litorale romano, La Marinella si differenzia per la gradevole cucina e per la giusta attenzione rivolta all’olio extravergine di oliva, con una carta dedicata nel menù e una bella esposizione sulle mensole dove fanno bella mostra alcune bottiglie di oli Evo di diversa provenienza. Il menù è ampio e variegato, soprattutto negli antipasti che vengono proposti sia crudi che cotti, con il misto che, a nostro avviso, permette di avere una panoramica abbastanza completa della cucina. Noi abbiamo optato per quello caldo, con dei gustosi moscardini fritti con porro e aceto balsamico, le seppie locali con puntarelle, il salmone con crema di avocado, il baccalà con cipolla di Tropea, dei gamberi appena scottati con maionese e il merluzzo cotto al vapore con germogli di soia e uvetta: il tutto buono e convincente. Tra i primi abbiamo assaggiato dei ravioli ripieni di seppia conditi con gamberi rossi di Mazara del Vallo, granella di pistacchi e pomodorini pachino, questi ultimi, a nostro avviso, dosati con mano allegra; sfiziosi gli strozzapreti con vongole, scampi, bottarga e fiori di zucca fritti. A seguire una buona frittura di paranza (merluzzetti e triglie) e una deludente frittura di calamari, mosci e un po’ gommosi. In chiusura un fresco sorbetto al limone e una piacevole mousse di pistacchio, seguiti da un caffè sottoestratto e dall’aroma debole.
AMBIENTE
Un’ampia sala si affaccia sulla veranda che dà sulla spiaggia e sul mare: qui vi si può mangiare già con le prime giornate di caldo essendo protetta da tende trasparenti di plastica. L’arredo è semplice e funzionale, con i tavoli coperti da tovaglie bianche e il lungo bancone che funge anche da bar.
SERVIZIO
Cortese e abbastanza preparato, anche se nei momenti di pienone tende ad andare in affanno.
Recensione a cura di: Milano de La Pecora Nera – ed. 2020 – www.lapecoranera.net